Contenuti per adulti
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Questo vivere aggrappati ad ogni appiglio
con l’inclinazione di non fuggire ad ogni sbaglio,
guardandoci l’un l’altro nuotare tra i flutti,
delirando per surfare sull’onda delle correnti
e sognare e svegliarsi e sognare e svegliarsi,
tornando redivivi da ogni catarsi,
gareggiando con audacia in un questo assurdo pentathlon
e poi, chissà se ci colpirà, la felicità, con la forza di mille megaton.
Abbiamo amato l’amore, ne abbiamo imparato la grammatica.
In alcuni giorni detonava, quasi fosse malato di sindrome post traumatica,
in altri ci accarezzava lieve come accattivante piuma d’angelo
o s’insinuava tra pelle e pelle provocando scandalo.
Io non ho mai capito se l’amore è solido o liquido
c’ho inciampato sopra, a prima svista, sulla freccia di Cupido,
poi ho sperimentato che è cosa per chi ha i peli sullo stomaco,
ogni due per tre, si ricomincia da capo e va ridato l’intonaco.
Mi sono specializzata in rifacimenti, giocando sugli spessori,
raspo, limo, liscio e ne vengono fuori dei capolavori.
Altri lo vivono più leggero, l’amore, c’è chi non s’accontenta d’uno solo,
io amo troppo, amo tutto, ho il cuore grande che prende sempre il volo,
si prostituisce elargendo a destra e a manca sulla cresta dell’irrazionale,
ma nella concretezza della vita rimane ancorato a quell’incontro fatale.