Genesi

scritto da ChristopherLafayette
Scritto 4 anni fa • Pubblicato 4 anni fa • Revisionato 4 anni fa
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Autore del testo ChristopherLafayette

Testo: Genesi
di ChristopherLafayette

Nacqui il sesto giorno a immagine e somiglianza di Dio. Egli, però, non fu magnanimo come la prima volta e, infatti, ad attendermi non ci furono alberi pieni di frutti, animali e fiori in ogni dove, ma vipere, cobra, pitoni e serpenti a sonagli. Per qualche strano motivo mi scaraventò nella casa dei serpenti, senza nemmeno passare dall'Eden, come una punizione preventiva. Avevo mangiato dall'albero proibito senza accorgermene? Io, come Caino, marchiato a vita con un segno indelebile sulla fronte, quello del peccatore. La mia colpa? Quella di esistere. La mia condanna? Quella di girovagare per la terra, solo.
Sono una creatura che sente molto (così mi piace definirmi), ovvero che percepisce ogni emozione umana centuplicata nella sua forza e intensità e nonostante la fatica di questo dono (o è anche questa una condanna?) mi ostino a farmi carico dei sentimenti altrui. Io riesco a sentirli, riesco a percepire emozioni celate e, di conseguenza, colgo il falso nelle parole e scorgo il vero nei pensieri. Il falso e il vero, la Verità. Ci insegnano fin da piccoli che non esiste una sola verità, ognuno ha la propria, dettata dal modo di vedere la realtà delle cose. Lasciatemi dire che per me non è così, non lo è mai stato. Io riesco a vedere la Verità, la conosco, la percepisco nello sguardo, nella bocca delle persone. Mi basta una parola pronunciata con incertezza, uno sguardo consapevole di star dicendo il falso e mi si paleserà subito la Verità. Non c'è scampo, non c'è maschera che tenga. Forse non è un dono questo, anzi ne sono certo. Questo fa parte della mia condanna, perché mi costringe a stare da solo o a creare rapporti fragili, che si sgretolano appena l'altro percepisce il peso e la potenza delle mie capacità. Non riesco a trovare nessuno che sappia reggere il mio sguardo, eppure non sono Medusa, non tramuto le persone in pietra, io offro comprensione delle emozioni, offro la Verità e non una qualsiasi, ma quella assoluta e insindacabile. Non è forse questo che tutti cerchiamo, a cui tutti aneliamo disperatamente? La Verità. Sì, io la cerco, la desidero, la bramo con tutte le forze, non c'è cosa più potente al mondo. Certo, essa mi impedisce di rapportarmi a lungo con gli altri, mi fa sentire tutto il peso della solitudine, ma allo stesso tempo mi rende libero e rende voi, che la rifuggite costantemente, schiavi, sottomessi a me che riesco a vedere la Verità. Io vi possiedo.
Dunque, non mi resta altro da fare che girare per il mondo, sfoggiando il mio marchio del peccato. Sono solo, su questo non ci sono dubbi, ma perfettamente consapevole di cosa sono, di chi sono.

Christopher Lafayette.

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