Dentro

Dentro

Il portiere mi ha visto altre volte sa dove vado.

Tu mi attendi alla porta con malcelato desiderio.

Non sono il solito amico che passa ormai di rado.

Mi accogli con un sorriso che sa di adulterio.

Ma non è così siamo ambedue single, liberi.

Abbandono la giacca sopra una sedia stanca.

Andiamo nella stretta cucina e tu acceleri.

Accarezzo il tuo collo, hai la pelle bianca.

Ti metti in ginocchio e mi guardi negli occhi.

Ora la tua espressione si fa oltremodo decisa.

Slacciandomi la cintaura ed i jeans, mi blocchi.

I miei boxer rossi prendono una forma precisa.

Me li togli ed il mio pene punta il tuo naso.

Me lo accarezzi delicatamente e lui si alza.

La tua lingua dalla base alla punta, mi sento pervaso.

Ora lo accogli tutto in bocca e lui sobbalza.

Stare in piedi acuisce il piacere mi da la tua bocca.

Tu mi guardi ed saliva arriva ai miei testicoli.

Chiudo gli occhi e sento una freccia che scocca.

Non sono più nel mio corpo, non avverto pericoli.

Vivo il momento senza tempo più vicino alla morte.

Indugi sul glande e avverto che sta salendo il tappo.

Pompi e pompi, ciucci e ciucci sempre più forte.

Eccoti il mio champagne, ai tuoi capelli mi aggrappo.

Tu assapori e ingurgiti avidamente la mia delizia.

Mentre io resto lì tremante nell’estasi universale.

Eri tu padrona del mio essere e della mia primizia.

E la voglia di te irresponsabilmente già mi assale.