Come gocce di rugiada

scritto da VelvetFox
Scritto 3 anni fa • Pubblicato 3 anni fa • Revisionato 3 anni fa
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Autore del testo VelvetFox

Testo: Come gocce di rugiada
di VelvetFox

Dopo non aver scritto per giorni mi rendo conto che è proprio grazie alla scrittura che riesco a connettermi a quella parte di me che mi piace, riesco a sentirla, che mi accompagna nelle giornate, rendendole leggere e piacevoli, con un tocco di tristezza che, come gocce di rugiada, imperla ogni cosa. Scrivere mi connette a quella piccola me rannicchiata nella bolla, le dà la parola, la possibilità di alzarsi, di sgranchirsi le gambe.
La routine, gli impegni, soffocano tutto quello che sono, mi rendo sempre meno conto di quella piccola laggiù, rinchiusa nella bolla. Questo scatena in me una sofferenza latente, che si affaccia nei momenti in cui decido di ricordarmi che laggiù, nel profondo, c’è qualcuno che non ha nemmeno più la voglia di piangere. Avrebbe bisogno di uscire, di parlare, di mostrarsi sinceramente al mondo.
Ho modellato tante versioni di me stessa, una figlia immatura ma diligente, una sorella comprensiva, intelligente e stakanovista, un’amica presente e assente, pronta ad aiutare, che parla degli altri ma mai di sé stessa, una fidanzata gentile ma profondamente spezzata. In questa visione pirandelliana del mondo mi scorgo spesso a chiedermi chi sono io. Mento da quando ho imparato a parlare, mi plasmo in base all’ascoltatore, per essere apprezzata il più possibile perchè infondo ho un unico obiettivo: piacere a chi ho davanti.
Sento come se stessi perdendo la vera versione di me, come se non facendole mai prendere aria, non dandogli la libertà di parola, lei si inaridisse, come un fiore, che senza le dovute attenzioni, appassisce. Ma non posso farla uscire, non posso mostrarla a tutti, la odierebbero.
Gli altri mi conoscono come una persona forte, dura, poco sensibile, una buona spalla su cui piangere. Mi conoscono come una un po' fredda, poco romantica, che non si commuove per i film. Mi conoscono come simpatica e mai troppo insicura. Mi conoscono come una gran lavoratrice che raggiunge facilmente i suoi obiettivi.
La piccola nella bolla, alla quale non vorrei dare un nome proprio per non alimentare il distacco che ci separa, è una persona sensibile, indipendente, solitaria, che ha bisogno di tempo per riflettere, è una persona calma, quieta, che apprezza le piccole cose e i piccoli momenti. È una persona che si impegna in quello che fa senza strafare, che ama mangiare schifezze quanto mangiare sano, lei ama ascoltare la musica, in particolare jazz e colonne sonore. Ama la pioggia, il rumore che fa contro i vetri e anche i tuoni, sebbene sia spaventata dai fulmini. Ama ringraziare prima di mangiare, ama scrivere, ama le coincidenze e crede nel destino. Ama le foto analogiche e il freddo, non aspetta altro che l’arrivo dell’autunno. Ama i piaceri della vita, le cene in solitudine e il mare, che, tranquillo e potente, si infrange sulla battigia. È gentile e delicata e si veste come vuole, è seduta in un caffè con un libro in una mano e un tè freddo nell’altra. È una di quelle persone con gli angoli della bocca naturalmente rivolti verso il basso. Vorrei conoscerla di nuovo, quella piccola ragazza che non si vergogna di mostrarsi al mondo.
Come gocce di rugiada testo di VelvetFox
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