Le Mura Domestiche

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Autore del testo LM

Testo: Le Mura Domestiche
di LM

Profumo dell’adolescenza

Incastrato tra balugini di sole

Troppi rampicanti per distinguerne 

La carne, poi, in un attimo, m’avvengo

In mezzo alle piastrelle e ai rami lucidi

Preda delle cosmogonie di avi pallidi

Dimentichi tra le fauci di un focolare

Sempre acceso per metà.
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Foglie di vite oscurano le mura,

Del camino è dolce il sapore della fuliggine 

Mentre mi ci pulisco i denti, vado fuori,

Guardo, me nella cornice del vuoto 

Che non c’è, il sole che si alza, 

Io mi avvengo e piango.
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Cado, dormo di sasso, dentro ai muri 

Di tutto ciò che, secco, con la pioggia,

S’avviene morbido. Mi ammorbidisco con lei. 

Piango. L’acqua cade in disegni sensuali, 

Mi emoziono e ancora piango, le lacrime 

Si mischiano alla terra e fanno 

Un tiepido sugo di fango: 

Ora costruisco, ora

Mi chiamo

Casa.
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Metto le mani a piattino

Mentre indosso la notte, prego

Davanti allo specchio che queste 

Ore tremende passino lente, perché io,

io voglio, io voglio sentire ogni attimo 

Come se fosse nuovo, coperto, 

Come se fosse il primo, sotto

Questo nuovo antico tetto.
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Mi scopro madre, focolare

Turbinio di cenere che si dissolve 

Alle pendici di un tramonto toscano.

Vino, vino, vino. Ilare ore di celebrità, 

Spacco i legni dalle risate, perché no,

Perché non ci sia da pensare. 

Perché sotto il mio tetto

Si muoia di risate.
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Perché non ci sia da morire,

Sotto il mio tetto.
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Perché non ci siano

Altro che cascate

Di risate. 

Le Mura Domestiche testo di LM
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