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Comincio a pensare
che la sofferenza,
il dolore subito,
l’esasperazione dei sentimenti,
la paura dell’abbandono,
mi abbiano completamente svuotata
Ho il cuore di ghiaccio
e di fuoco insieme:
una lotta tra ciò che vorrei
e ciò che invece è.
Ogni pensiero autosabotante
ha reso il mio cuore di vetro:
duro, freddo,
ma fragile al tempo stesso.
Basta un tocco per formare una crepa,
e subito si insinua
la paura di sanguinare ancora.
Non voglio.
O forse vorrei.
Vorrei sentire un tocco leggero,
una carezza profonda,
di quelle che ti sfiorano l’anima.
E lì la senti vibrare…
ma poco dopo ritorna la pace.
Riecheggia il silenzio,
quello che ti abbraccia
quando sei al sicuro
da ogni male,
da ogni schiaffo,
da ogni ferita,
da ogni pericolo.
Ma esiste davvero questa pace?
Questa salvezza,
in un mondo così arido?
