Oggi mi sento sfortunato

Sono sfortunato ad essere nato in questo mondo. Nel mio mondo l'unico vero Dio è il denaro. Avere una sicurezza economica è importante perché ci puoi pagare un tetto sulla testa. Puoi pagarci le bollette, puoi farci la spesa, e poi puoi toglierti dei vizi. È talmente importante per la sopravvivenza al punto che non voglio più sopravvivere. Perché sopravvivere in effetti? Qual è il senso? Tutta la nostra fatica, tutti gli sforzi che facciamo, dove vanno a finire? A chi viene dopo di noi? Allora, se c'è tutto questo interesse verso il prossimo, perché ci montiamo addosso per raggiungere un obiettivo prima dell'altro? Cos'è realmente importante? Cosa da significato alla nostra esistenza? Ecco le mie risposte le ho trovate nell'arte, nelle emozioni, nei sentimenti. Credo che le emozioni siano la ragione della nostra capacità di provarle, e che, in qualche modo, arricchiscano la nostra anima e ci daranno una nuova vita una volta che non ci saremo più. Purtroppo però, è raro che queste cose generino soldi, perché i soldi li ottieni adeguandoti alla società in cui vivi, i sentimenti invece se ne fregano, e questa è una delle ragioni che li rende importanti, tra le altre cose. Guadagnarsi la sicurezza economica oggi significa vivere, e per farlo devo annullare ciò che per me è più importante, per questo sono sfortunato, o forse, secondo il mio mondo, sono semplicemente incapace. E mi porrebbe una minaccia: se non ti adatti non potrai vivere, ed io gli vorrei rispondere "non mi interessa".