Io me chiedo:

scritto da Erminio Ottone
Scritto 11 anni fa • Pubblicato 11 anni fa • Revisionato 11 anni fa
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Io me chiedo:
- Nota dell'autore Erminio Ottone

Testo: Io me chiedo:
di Erminio Ottone

Perché le fregnacce dette da arcuni parono mejo de le medesime raccontate dall’artri?

Insomma, nun è cosa da poco comprenne come questi vanno avanti e diventano famosi, e quasi come domannaje ar sole perché de mezzogiorno è bionno e caldo e a sera se fa rosso e freddo.
E’ certo noto a tutti che l’astro è ‘o stesso. A cambia’, semmai, è la visuale che tutto fa appari’ diverso. – Così so’ le parole.
Er guaio sta nelle recchie che odono male, giacché locchi vedono - quello che appare!
Io me chiedo: testo di Erminio Ottone
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