E' un puzzle concettuale, e' un collage inusuale, e' un mosaico astratto e surreale, e' un cassetto della mente scardinato lentamente con dentro dei tasselli indefiniti e scoloriti afferrati con due dita e incastrati senza logica apparente nel racconto della vita.
Storia di un politico:
Mister in...
inaspettato, inopportuno e invadente, inchioda l'inerme inconsapevole e innocente, lo fa con incongruenza, indelicatezza, incompetenza, poca intelligenza e tanta sfacciata indecenza, l'indifeso indietreggia per paura ma e' inevitabile ormai e' gia' in atto l'inculatura.
Mister in... fu concepito da Concetto e Concetta che si concessero al concezionale durante un concubinato in una conceria concessionata dai loro concittadini e concordato ad un concerto di Conchita.
Essi poi si sposarono e lo fecero a Tradate (VA), il viaggio di nozze incomincio' dal Trentino poi si spostarono a Travesio (PN), scesero arrivando a Trani (BAT) e come destinazione finale furono traghettati fino a Trapani, lungo questo tragitto si erano fermati in una trattoria di Trastevere ove avevano mangiato grossi tranci di trippa alla romana e tracannato trasgressivo e corposo vino dei castelli, all'uscita parve loro di avere le traveggole quando furono bloccati dalla Stradale con un trattore messo di traverso.
Concetto e Concetta, crescendo il piccolo Mister...ino, gli sconsigliavano sconsiderate scorrettezze quando scorrazzava scapestrato e sconnesso per scompigliate scorribande scolaresche e quando volle scoprire la scopa con il suo verbo sconcio infinito, egli sconcertato ma felice, penso' che avesse finito la manovalanza, ma quando ricevette uno scoppiettante scappelloto per un suo azzardo a due audaci scosciature... disse: "mah! forse e' presto, e' meglio se torno a lavorare un altro poco con la destra".
Mister in... ancor piu' grande, programmo' processi in conto proprio per il profilarsi di problematiche prodotte dal prosciugamento dei profitti procurato e propagatosi progressivamente con prodigalita' prima e a prorompente profusione poi, sia a pro del prossimo probo che per il profano e il proficuo altrui, egli ripudiava ogni protezione profilattica, indi controbbatte' e contrasto' la controparte e la controaccusa nella controversia, controfirmo' a se stesso e lo fece in controluce per contrariarsi.
La sua nomina poi fu allo stallo con le stelle nella stalla, una stilla per il mulo e uno stollo senza paglia a lui nel... sconsolato ando' in un Hotel-House adibito ad Harem...ma puttana, accadevano cose da far accapponare e accartocciare la pelle e la lana, c'era un mix di Humor-Horror Halloweeniano e di Hostess con accavallamenti mozzafiato, prima se lo accattarono, lo accaldarono, lo accasermarono, lo accasarono e poi lo tramutarono da Homo Sapiens a Homo Ludes e poi in Homo Lupus, accapezzandolo e accattivandolo divenne implacabile e impettito, senza impietosirsi mai imponeva un'imperitura impasse a imprese, impresari, impieghi, impiegati e a imposte impertinenti, era impassibile e impostore per cui fece parte di una compiacente compagine composta da complottisti con complici compari, comparse e "compianti" compaesani; computavano compulsivamente e senza compliance: compensi, complessi comprensoriali e companatici vari, il suo inganno veniva ingolosito dall'altrui ingenuita'. Divulgatore di vizi, divorzi, divozioni e divertimenti... diventava lui stesso divino divano per dividere il divario e divorare divise, divieti e doveri, poi albeggiava su indorate albicocche, su allocchi albatros, su chetate alborelle e su alberghi di spente stelle, pieno di albagia e ambiguita' procurava all'anima catarrata e poi assoluta cecita', in piu' forniva avanzi rimossi per dimessi e rimessi con contorno di scalzanti scommesse per i depressi e per i fessi. Un in.. chino
Mosaico bizzarrino testo di GIUFOR
