Rincorrersi

scritto da Tears
Scritto 7 mesi fa • Pubblicato 7 mesi fa • Revisionato 7 mesi fa
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Autore del testo Tears

Testo: Rincorrersi
di Tears


Sulla Luna viveva una ragazza, era da sola venuta al mondo non si sa come, senza genitori e amici.
Passava le sue giornate cercando invano di scovare altre presenze.

Il tempo non passava mai, ma aveva un unico modo per distrarsi.

Lei da lassù aveva una visuale privilegiata, si era lontano ma per lei ben visibile c'era un'altro pianeta, diverso dal suo, era colorato, ricco di luce e con milioni di persone che si muovevano come in un formicaio.
Era un continuo rincorrersi frenetico e senza mai interrompersi.

I suoi occhi non potevano credere a ciò che vedevano ogni giorno, per lei era qualcosa di inusuale abituata al silenzio e al buio del suo pianeta.
Non c'era un attimo di sosta, e il giorno successivo si ripeteva e si ripeteva ancora.

Lei sognava il modo per poter raggiungere questo pianeta ma impossibile era troppo distante.

In mezzo a tutta questa frenesia c'era una persona che si muoveva ad un ritmo diverso, un ragazzo che poteva avere la sua età, sempre solo, diverso dal contesto che lo circondava.
Lei incuriosita cominciò ad osservarlo a studiarlo a cercare di capire il perché in mezzo a tutto questo lui se ne stava in disparte, come se vivesse in una realtà parallela.
Passano i giorni e la curiosità cresce, ma in che modo posso comunicare con lui? in che modo posso stargli accanto? vorrei conoscerlo vorrei tanti vorrei che erano soffocati dalla distanza.

Lei era una ragazza particolare, con dei poteri, riusciva nei suoi sogni a catapultarsi dove voleva.

Era l'unico modo per poter avvicinare quel ragazzo così diverso da tutti, e proprio la sua diversità la incuriosiva, voleva in qualche modo parlare con lui e passare del tempo per capire il perché in mezzo a tutta quella frenesia lui se ne stava in disparte.

Ed iniziò a sognare e lo raggiunse, piano piano con qualche scusa lo avvicinò, lui schivo se ne stava sulle sue quasi infastidito da quella presenza che sbucò così all'improvviso.

Ma c'era un ma, i sogni, questi duravano poco e il tempo non era mai sufficiente.

Il giorno successivo si ripeteva, lei si addormentò e lo raggiunse, e così nei giorni successivi sempre lo stesso copione.
Piano piano il ragazzo incominciò ad abituarsi a quella presenza, iniziò a parlare delle cose più banali, lei capì che era timido ed introverso, non forzò la mano e lasciò che lui si sciogliesse piano piano, volle farlo sentire a suo agio e così fu nei giorni successivi.

Ma c'era sempre quel maledetto scoglio del risveglio dal sogno, sempre nel momento più bello lei aprirà gli occhi.

Il tempo passa e la confidenza cresce, il ragazzo schivo si sta facendo da parte per lasciar spazio a qualcosa di diverso.

Lui ora è cambiato, sembra quasi non vedere l'ora di avere accanto quella presenza che qualche tempo fa tanto dava fastidio.
Lei vide nel suo sguardo un qualcosa di diverso, ora anche lui era curioso di capire da dove arrivava lei.

Ma ancora c'era quella parte chiusa impenetrabile difficile da decifrare.
Era quel qualcosa che la spinse a raggiungerlo.

Ma perché quel ragazzo in mezzo a tutto quel caos se ne stava da solo in disparte lontano da tutto e da tutti immerso nei suoi pensieri?

Il tempo passa e lei ora inizia a provare qualcosa di diverso, sta nascendo un sentimento, dapprima era la curiosità di capire il perché di tante cose, ora si sta trasformando nella voglia di stare con lui, perché c'è una parte che in qualche modo la lega e che per molti anni l'ha incuriosita.

Lui incominciò a raccontarsi, ad aprirsi e a confidare i suoi pensieri.

Raccontò che il suo staccarsi da ciò che lo circondava era dovuto al fatto che da qualche tempo nei suoi sogni era sparita l'unica cosa che lo faceva stare bene.

Raccontò di una ragazza che viveva su un'altro pianeta sola senza genitori e amici.

E che ogni notte nei suoi sogni lui la raggiungeva, lei dapprima schiva e infastidita dalla sua presenza e che piano piano si lasciò avvicinare.

Ma da qualche tempo lei non appariva più e per questo motivo lui si chiuse in se stesso.

Lei rimase di ghiaccio, quel ragazzo che era al suo fianco stava cercando proprio lei che era uscita dal suo sogno per poterlo avvicinare.

Era impossibile da spiegare, non gli avrebbe mai creduto e l'avrebbe presa per matta allontanandola per sempre.

Questo fece si che lei si risvegliò di colpo interrompendo per l'ennesima volta l'unico modo che aveva per stare con lui.

Le notti successive non riuscì nonostante i suoi poteri a raggiungerlo, troppo lo shock dovuto al suo racconto.

Passato qualche giorno finalmente lo raggiunse e lo trovò inaspettatamente sereno con uno sguardo diverso.

Che fine hai fatto è da qualche giorno che non ti fai vedere, chiese lui.

Ciao come stai? rispose lei.
Bene! Esclamò!
Sai dopo molto tempo ho ritrovato nei miei sogni la ragazza che viveva sulla Luna, quella del sogno, ricordi te ne avevo parlato.

E cosa vi siete detti, incalzò lei.

Ma è stato diverso dal solito, è come se in tutto questo tempo che non ci siamo visti ci fossimo frequentati tutti i giorni.

Sorridendo aggiunse.
E ti dirò di più, sai che ti assomiglia!

E come ti sei sentito?

Benissimo rispose lui, era troppo tempo che non la incontravo.

Lei in quel momento capì che il suo sentimento si era trasformato in qualcosa di diverso, si era innamorata di lui e che l'unico modo per vederlo felice era quello di averlo al suo fianco.

Ma cone spiegargli che la persona che aveva di fronte era proprio lei la ragazza dei suoi sogni senza passare per matta?

Quella notte lei aspettò che lui si addormentasse, e  rimase li ad aspettarlo.

Lui arrivò, e lei non fece altro che raccontargli tutta la verità.

E che lunico modo per poter stare insieme era che lui prima di risvegliarsi e andare via doveva abbracciarla forte forte e trascinarla fuori dal sogno.

Così fece, e al suo risveglio la prima cosa che vide al suo fianco furono i suoi occhi, e lui li ci entrò per sempre.






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