Il cencio

scritto da Strano
Scritto 3 giorni fa • Pubblicato 3 giorni fa • Revisionato 3 giorni fa
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Autore del testo Strano

Testo: Il cencio
di Strano

Sul mare mi affaccio...
è azzurro e profondo
ci vedo uno straccio...
il mio riflesso sul fondo.

La conta degli anni…
li ho spesi in affanni
per gli altri il dovere
di avanzi il piacere...

E tu del mio viso...
che hai perso il sorriso
perché non mi inventi
caldi tramonti roventi
e rosse albe incantate,
solo di brezze assolate.

Respiro quel vento...
è ingrato, sgomento
lontano, distante...
ogni giorno più assente.

E tu fai l’offesa…
per l'emozione mia spesa
e io più non sopporto
il tuo vedere distorto.

Ma non mi lamento...
né meschino mi sento
però basta ora dire
quel che vuoi che ti dica
ché di falso e finzione
oggi faccio fatica...

E’ questo il bilancio…
l’ho letto sul cencio
un pensiero mi assale
che dentro fa male...

Poi alzo lo sguardo…
son lento… in ritardo
un gabbiano alto vola
e un po’ mi consola.

Mi guardo poi intorno...
ma che triste contorno
Io che ho fatto di tutto
tranne che il farabutto.

Perché non provare…
Forse riesco a volare...

Il cencio testo di Strano
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