Visita al cimitero

scritto da Paulus
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Autore del testo Paulus

Testo: Visita al cimitero
di Paulus

Una pallida luce cremisi è appena tinteggiata mentre percorro il tracciato che imbocca il cimitero. A lato ciuffi di erba stella mescolanza di farfara e trifoglio giallo ormai sfioriti più per penuria d'acqua che per il declino naturale che interessa la vita; i cipressi svettano viziati dalla brezza ancora focosa, pomeridiana; le panchine allineate stinte per incuria; acquitrini di qualche giorno e le gerridi che vi fanno ressa. Mi trattengo contemplando il gioco di luci ed ombre che si contorcono sul muretto. E mi perdo in visioni incerte che emergono dal passato. Un istante di follia mistica, di un cardiopatico che dovrebbe sorvegliare i battiti sopire le emozioni. Il cancello cigola sui cardini ossidati. Risistemato vent'anni fa è ora quasi sfigurato spogliato di lastre e steli vetuste, degli accorati epitaffi delle epigrafi di maniera: la geometria del cimitero ora è essenziale non ha nulla di ridondante: le tombe in fila mantengono le distanze, il percorso è tra le une e le altre disseminato di quei ciottoli bianchi che frusciano sotto le suole, fiori artefatti e naturali, e perenni la lavanda la salvia russa l'erica il tripudio del viola il colore preferito, le terracotte vasi stilizzati e fioriere senza festoni. Il martellare di due artigiani su lastre di travertino, costante cadenzato. Il rientro è dubbioso, forzato, tra il rumoreggiare di veicoli sulla carrabile a doppia corsia e la melodia del venticello. Mi sarei volentieri adagiato, in attesa.
Visita al cimitero testo di Paulus
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