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Dove Nessuno Guarda
Dove nessuno guarda
la luce si spegne piano,
non per mancanza di sole,
ma perché nessuno la cerca.
Ci sono mani che tremano
dietro tende chiuse da anni,
voci che si consumano
in stanze dove il tempo
non ha più il coraggio di entrare.
Dove nessuno guarda
una madre aspetta ancora
che qualcuno le dica
che ha fatto abbastanza.
Ma nessuno lo dice.
Nessuno lo sa.
Là, sotto il peso di giorni uguali,
un uomo si piega
non per stanchezza,
ma per il vuoto che lo attraversa
senza chiedere permesso.
Ci sono occhi che non piangono più
perché hanno dimenticato come si fa,
e sogni che si sono accartocciati
come fogli gettati via
prima ancora di essere letti.
Dove nessuno guarda
la bellezza si nasconde
per paura di essere fraintesa,
di essere usata,
di essere dimenticata.
Ci sono bambini che parlano da soli
perché nessuno risponde,
e parole che si spezzano
prima di diventare voce.
Dove nessuno guarda
la solitudine diventa casa,
non per scelta,
ma per necessità.
Eppure, in quel silenzio che fa male,
in quell’assenza che brucia,
qualcosa resiste.
Un battito.
Un respiro.
Una piccola luce
che non chiede di essere vista,
ma solo di non essere spenta.