L’ultima lettera

No, non racconterò il percorso
lungo o corto è stato come un morso.
La vita si racconta come accomodante
la vita viene cantata come emozionante.
La porta è stata chiusa , forse per liberare
lacrime e notti insonni, forse per ricordare.
Ho sempre pensato che fossimo due pianeti
ma ho vissuto con troppi segreti.
Ti vedo libera e felice e sempre più lontana
e non ci scambiamo più i ns maglioni di lana.
Non ci guardiamo più con lo sguardo
forse furtivamente, forse con ritardo.
Avevo cercato, forse sperato di trovare la pace
mi accorgo che non ne sono capace.
Il tormentato momento non si è fermato
mi sono voltato indietro e mi sono allontanato.
Cosa sia rimasto è la vera domanda
quello che rimarrà, solo propaganda.
Se si vivrà di vecchie emozioni
o legati ai ragazzi e alle loro ambizioni.
Si è perduto, l’affetto che si è sempre temuto
o non è mai stato quello che hai voluto.
Quello che rimane, un doloro insoluto.