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La periodica analisi del Censis sullo stato della Nazione, certifica la totale sfiducia degli Italiani nella politica, l'angoscia sul continuo impoverimento della classe media, minando quel che era il pilastro della società, abbassando del 8,7/% il valore reale degli stipendi rispetto al 2007, la disapprovazione del 43 % sull'eventuale intervento nei conflitti in corso e del 66% contro il riarmo.
Un altro particolare che contribuisce non poco allo stato depressivo dell'Italia è l'inarrestabile invecchiamento della popolazione.
Di fronte a quello che il Censis definisce il “Grand Hotel Abisso”, gli italiani reagiscono aggrappandosi ai piaceri della vita, in primis il sesso, liberato dalle antiche censure, antidoto alle paure. I rapporti sessuali tra le persone di 18-60 anni sono molto frequenti. I performanti (5,3% del totale) fanno sesso tutti i giorni, gli attivi due o tre volte alla settimana (29,9%), i regolari una volta alla settimana (27,3%), i saltuari con una cadenza tra il mensile e il quadrimestrale (21,9%), gli occasionali una volta ogni cinque o sei mesi (7,1%), gli astinenti (chi non fa mai sesso) sono l'8,5%.
Da questi dati si evince che quasi due terzi degli italiani tra i 18-60 anni (il 62,5%) hanno una vita sessuale molto intensa. Tra i giovani con meno di 35 anni la percentuale è ancora più alta: il 72,4%.
Inaspettatamente l'analisi del Censis si spinge a quantificare le pratiche più diffuse nei rapporti sessuali:
il 78,8% si nutre di gustosi antipasti prima del piatto forte
il 74,2% fa sesso orale
il 58,2 la masturbazione reciproca
il 32,6% pratica il sesso anale
il 30,2% il sexting (scambio di messaggi espliciti e foto personali)
il26,4% utilizza sex toys durante il rapporto
il 26,0 % guarda video porno in coppia
il 14,3% si riprende con smartphone e videocam durante i rapporti.
Una quota minoritaria (14%) si dedica a feticismo e bondage, il 7% partecipa a orge.
Il continuo invecchiamento della popolazione, purtroppo, costringe coloro che sono oltre i limiti dell'età analizzata ad ammirare con rimpianto la bellezza delle cime innevate senza più la capacità di scalarle.
