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Ascolto
l'aria salmastra
di foglie a me lontane, vicine
Giaci sulla soglia del temere del perduto
Sulla luna, il cui riflesso
attira magie sognanti
Il cuore tace
sui sospiri dell'erba alta calpestati dal fuoco
Ed era un giorno assai mite, ardente
d'un tramonto che accarezzava le nuvole
Mi pare di scorgere il viso della notte
Quando tasto il cantare indomito dei grilli
Sopiti nel giorno
ascolto parole danzanti nel cuore del sogno
che danza ai piedi del mio sguardo
Rinasco e piango al suono dell'amore
che s'appoggia e si dimena
su quel giorno che diventa ricordo,
su quel vento sui vetri delle porte
e su quella luce che la luna sá dare