Andata e ritorno

Parcheggio l'auto, sono le 17:10 di un sabato afoso, normale agli occhi di chiunque, ma non hai miei.
il cuore batte, cavalli in corsa con la bava alla bocca, a malapena riesco ad aprir  a dire " un  biglietto andata e ritorno, grazie".
Sono in stazione in largo anticipo, cerco di non pensare e continuo a sudare, trovo una panchina mi siedo, e aspetto con ansia febbricitante, l'arrivo del treno.
E quando quella voce metallica annuncia il suo arrivo, il mio corpo e le mie emozioni vanno su e giù, corrono all'impazzata, mentre il mio volto non lascia trasalire alcuna emozione.
come immobilizzato da catene invisibili, non comprendo il mondo attorno a me, troppo forti i rumori interni.
Ed ecco che parte, cuffie alle orecchie, qualche canzone suona ora non ricordo bene, lascio andare e cerco di non cadere, su quello sporco sedile di un treno regionale.
La voce metallica si ripresenta: "Siamo in arrivo a..."
Il treno si ferma, dentro me alcuna sosta, scendo e cammino per strada.
Incontro lei che mi parla all'inzio "Tormenta, subbublio, centrifughe interne", poi calma. 
Lei sorride, io pure. 
i mostri si allontanano per qualche ora sconfitti.
io cammino con lei, sinfonia, il mio battito aumenta, lei lo sa, mi guarda e mi sorride.
Sto bene, lo sento, lo scrivo, sto bene.
Il treno sta per ripartire, ci salutiamo "a presto" ti vedo da lontano, ti sento qui vicino, il treno avanza e tu scompari pian piano.
Ritorno su quel sedile sporco con un sorriso, ora il mio volto non è più appassito.
il treno si ferma sono arrivato.
ritorno a casa, non voglio dormire, non voglio cancellare nulla di questa giornata.
Ora Ricordo indelebile ora sei tu. :)
By  niente 07-09-2023