Dopo l'Addio

scritto da A.B.
Scritto 17 giorni fa • Pubblicato 16 giorni fa • Revisionato 16 giorni fa
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Autore del testo A.B.

Testo: Dopo l'Addio
di A.B.

"Tu non altro che il canto
avrai del figlio
o materna mia terra".
Fosse così il rivederti mio re
e mia regina dell'ombra,
quella vena d'esilio poiché
ancora non si vede l'ora
né l'arrivo del sole che c’è.
Fosse così il rivederti tu sola
nei tuoi mari dispersi di me
che nella fantasia solo tu
riempi quel che mi resta,
quel poco di parole vane
a riedificarti e averti viva.
Ma io spero nella sera,
spero nel buio anche se è vano
in questa più misera attesa
quasi pazzo come cantando
e fuggendo lontano l'alloro
e le siepi più scure degli occhi.
Ma io spero in questo sentiero
anche s'è vano quest'andare lontano
a rivederti di nuovo e inattesa.
Oggi sei tu la vita desiderio,
oggi sei tu mio gran signore.
E sei tu la mia isola,
inconsistente essenza, nostalgia
o grappolo d'appigli irti,
non dolci, dolorosi spini.
E' questa la via che proseguo
con i pugni serrati al cielo,
verso quel sole ingenuo
che non imbroglia più nessuno.
E' questo il modo migliore
per non cascare nel fumo di nuovo
e nelle nuvole di sogno,
le illusioni dai vapori forti
come colle o benzine eteree:
muri e blocchi di cemento,
grossi ferri e ruote d'autocarro,
travi e tralicci, torri e alte dighe,
sensibilità inesistenti
che stanno ben fondate
forti sul loro cuor di terra.
E tu non altro che il fumo
avrai del mio pensiero, bella
e magnetica pianta atroce
che la tempra questo andare
ha appesantito e ora meno dolce
e meno amara la strada si fa
come di un rottame ancorato
fermo sul suolo dimenticato,
muto senza pianti o sorrisi
fra l’erba incolta e secca,
fra l’erba gialla e alta
in un campo abbandonato
fra la polvere di periferia.

A.B.95


Dopo l'Addio testo di A.B.
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