Sfogo

A volte qualche ricordo mi risale alla memoria.
Quel giorno mi ricordo che mi venne a cercare, per parlare di nuovo.
Ridemmo poco per sdramatizzare, per elaborare l'enorme lutto di quel nostro amore.
Piangemmo insieme, tu per incredibilità, e io per arrendevolezza.
Ricordo di essermi sentita vuota, e a pezzi, nel doverti dire che lontano da te sarei stata bene.
Lontano da tutto quello che io descrivevo come casa.
Quella disastrata casa in rovina che continuava a cadere a pezzi.
Ricordo anche che quel giorno, non mi volesti lasciare scendere dallo scooter che sapevi mi avrebbe portato lontano da te,
e mi trascinasti via, confermando di più la mia decisione.
Spesso mi sentii in pericolo, vicino a te. Spesso mi sentii persa, e quando non c'eri a volte meglio.
Tuttora non capisco come quello che ho passato possa essere possibile.
Perche io abbia stretto cosi tanto i denti, per tenere vicino qualcuno che sembrava non volerne sapere nulla.
Mi sembravi un bambino che voleva amare, ma non era capace, e si arrabbiava con lo stesso oggetto da voler far sentire bene.
Mi hai fatto sentire cosi bene, amata, al sicuro.
E poi mi hai fatto sentire, persa, odiata, senza personalità, qualcosa che doveva sparire.
Poi mi hai chiesto di non andare via.
Ti ho sentito urlare,
Piangere.
Mi hai promesso di cambiare mille volte, e non l'hai fatto mai.
Io forse ti ho amato cosi tanto da essermi dimenticata come si fa a smettere,
ho dovuto arrendermi semplicemente al fatto che tu non potevi amare me.
Che tu non saresti cambiato mai. E che vicino a te sarei morta.
Mi sono solo arresa ad altre braccia, a un altro odore che non somiglia a te.
Eppure ho cosi tanta paura che cio riaccada.
di ritrovarmi in una casa che casca a pezzi e trovarmi sotto le macerie, di qualcuno che ti vuole intrappolare.
Troppe domande allontanano.
Troppa non fiducia rovina.
O è solo un altra bandiera rossa che fingo di non vedere?