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Un blu senza fine
che si porta dentro
anche di notte
quando il mare ed il cielo
vengono spazzati via
da visioni di sogni
mondi paralleli
che appaiono
solo quando si dorme.
Il pescatore lo sa bene
l’acqua non lascia orme
niente da seguire
nessuno che lo seguirà,
come uccelli migratori
le barche colorate
vanno via
ma soltanto per tornare.
Lui
conta i pesci nella rete
quasi fossero minuti
di un futuro così vicino
da sentirlo soffrire
e poi spirare
quei miseri pesci
diverranno soldi
i soldi oggetti quotidiani
e gli oggetti
giorni di una vita
che ben presto se ne andrà.
Il nero è il colore che fa più paura
per questo Marco
ha dipinto
la barca di scuro
ma nessuno si è spaventato
il blu è troppo grande
e potente
per lasciarsi raggirare.
S'alza il vento,
il freddo lotta con il cappotto di lana grezza
l'ultimo suo scudo,
gli occhi di un vecchio
non vedono lontano
affrontano questo schifo di mondo
con la sola memoria,
se hai poco nella testa
è facile ricordare.
Non è questo
che immaginava da bambino
quando leggeva le storie d'avventura
ha compreso finalmente
che le cose non cambieranno più
il tempo ha fame
e mangia gli anni
quel che resta è troppo poco
mentre i rimpianti
sono infiniti
come il mare.