Contenuti per adulti
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Sono stanco da quando sono nato
di essere costantemente controllato,
pensavo di essere nato libero
mi avevano già schedato
Lettere e numeri
che si mescolano tra loro,
vorrei vivere da latitante
non fare sapere dove sono
Ho tolto gli accessi
per vivere più leggero,
mi facevo troppi complessi
rimuginavo col pensiero,
ammetto che pure i social
mi han bruciato i neuroni,
mi sta sul cazzo mezza cerchia
ho impostato le restrizioni
Viviamo di carezze
fatte ad uno schermo,
il calore di un abbraccio
quando accendiamo i termo,
mettiamo su il cartone
il bambino così può stare fermo,
poi ha problemi a concentrarsi
se a fare i compiti è un inferno
Vai allo specchio,
vedi te stesso,
non sei quell'uomo che volevi tu,
scorrono i giorni,
passano i mesi,
chi ti ridà quel tempo
che non torna più?
Non sono quel figlio che ti aspettavi
quando hai saputo che era maschio
eri nei bar che brindavi,
avresti voluto modellarmi come terracotta
ma son quella persona fragile
che non inverte la rotta.
Quanta merda hai scaricato
senza accettare le differenze,
quante volte mi hai chiamato
temendo le mie assenze.
Oggi ho staccato
e ho cazzeggiato un'altra volta
mi sento un ingrato davanti ciò che la vita mi ha dato
mentre tu speri nella mia svolta.
Hanno ragione a pensare che sono un viziato
che sputo sul piatto in cui ho sempre mangiato.,
anche stamattina non mi sono svegliato
il mio corpo non reagisce vuole essere ascoltato,
forse hai ragione le gocce mi hanno bruciato
questa terapia mi ha come trasformato,
non sono l'uomo che avevi immaginato
ma mi chiedo dove saresti se non ci fossi mai stato.
Vai allo specchio,
vedi te stesso,
non sei quell'uomo che volevi tu,
scorrono i giorni,
passano i mesi,
chi ti ridà quel tempo
che non torna più?