Cinquanta (8 novembre 2025)

scritto da Joseph Zicchinella
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Autore del testo Joseph Zicchinella

Testo: Cinquanta (8 novembre 2025)
di Joseph Zicchinella

Metà nel Novecento, metà nel Duemila:
il tempo vissuto è certo più di quel che resta.
Cinquant’anni compiuti oggi, e la mente vacilla:
sembra ieri, sembra strano,
le rughe, lievi, sulla mano.
La mano di mia madre e mio padre stretta forte,
mentre la strada pericolosa mi facevano attraversare.
Il mondo un mistero svelato; insieme a mio fratello sono nato,
e mia sorella a casa ci ha aspettato.
La vita con le sue rose odorose,
le sue spine in agguato,
un campo da scoprire, un destino che si è tracciato.
Ora sono un uomo maturo; che altro dire?
C’è stato il ridere intenso e il soffrire piano,
tra paure e certezze tenute nel palmo della mano.
Strade lunghe, strette, tortuose e corte ho attraversato:
sono qui, i cinquanta ho toccato.
E tutto sommato, resisto e mi difendo bene,
tra passioni e lavoro.
Questo viaggio, non ancora terminato,
con il fiato che corre nelle vene,
lo affronto con piacere, nel mio mondo colorato.
Qualcosa ho costruito: una moglie, un figlio mio,
una professione. Non tutto ho compreso
e tutto non lo capirò mai.
Viviamo in un mondo pieno di guai e bellezza,
di miseria e ricchezza.
A tutti dedico questa poesia
che disegna il tempo della vita mia:
agli affetti più cari, agli amici, ai colleghi,
a tutti quelli che con me,
anche per un solo minuto, hanno parlato.
Ogni istante è uno schiocco di dita che svanisce leggero.
Tutto è dentro un grande ricordo
di vite intrecciate, di esperienze passate.
Quello che verrà si intravede verso un tramonto vero.
Un tramonto biondo di luce,
m'aspetta senza fretta, lo spero...
Ed è lo stesso per tutti, con o senza frutti.
Cinquanta (8 novembre 2025) testo di Joseph Zicchinella
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