Una panchina

Una panchina per i viaggiatori
che non sono mai partiti,
Una panchina sull'ultima sponda
del mondo,
Che guardi verso il più bel
tramonto;
Il viaggiatore siede e osserva,
Osservando viaggia per un'ultima
volta;
Una lacrima scende sul suo viso
e giunta al mento si aggrappa
al pelo dimenticato dal rasoio,
In bilico tra la peculiarità
di un corpo
e l'omologazione nella vastità;
Alla fine cede e cade
unendosi al mare di lacrime
dei viaggiatori che mai partiranno
ma che troppo spesso l'hanno
fatto;
L'eterno tramonto sorride
alla panchina,
È ora di tornare alla vita.