un piccolo uomo finito nel sedere di una balena

Un piccolo uomo finito nel sedere di una balena.

In un tempo assai remoto
ci fu un diluvio e un terremoto,
case e capanne vennero giù
e tutti a incolpare Belzebù.

Dal cielo grigio e terso
grandine e acqua caddero abbondanti
portandosi via donne, uomini e lattanti.
Stessa sorte capitò senza indugio
anche ai campi e al bestiame
sommersi da sassi, fango e letame.

Ci fu però un uomo che con audacia
si aggrappò ad una acacia
e nonostante fosse piccolo di statura
resistette più di altri alla prova dura.
Contro il vento e la pioggia forte
combatté l’ardua sorte
e anche quando l’albero venne via
lui non perse mai l’allegria.

Cavalcò il tronco fino a valle
con appresso case, capanne e stalle
che sospinte giù dall’acqua e dai detriti
lo lanciarono in mezzo al mare, oltre i feriti
i quali erano impegnati sempre più
a imprecare contro Belzebù.

Volle ora la sorte ironica e, vorrei ben vedere,
che dall’oceano spuntasse un grosso, quanto improbabile bel sedere
non di sirena e certamente neanche umano
poiché troppo grande e alquanto strano
in cui l’acacia cavalcata dal piccolo signore
vi si conficcò con violenza e profondo vigore
causando un gemito acuto ma genuino
nel sedere del cetaceo marino,
il quale, sentendosi il di dietro violato
riprese a nuotare con il passeggero attaccato
e facendogli cosi assaporare
una fresca brezza in mezzo al mare.

La storia benché breve si è così conclusa
con della gente ferita e assai delusa
forse perché incapace di cavalcare
un’acacia fino al mare.
Per chi invece ha coraggio e allegria
la vita può prende un’altra via
regalando anche a uomini piccoli in altezza
una botta di culo, e tanta brezza!

Sciro74