Identità rubata

scritto da castagno1
Scritto 7 anni fa • Pubblicato 7 anni fa • Revisionato 7 anni fa
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“Coltivare silenzi” m’è rimasto dentro dopo aver letto una poesia di Hanami. Chiedo scusa per lo "scippo"
- Nota dell'autore castagno1

Testo: Identità rubata
di castagno1

A cosa è servito imparare i prati?
A cosa, veder la luce
attraverso un taglio sulla pelle?
E a cosa, coltivar silenzi
ai piedi del mattino?
Ci si può meravigliare
ancora
per un fiore di carta che ha scelto di sbocciare?

Ho assaggiato, assaporato
ho inghiottito ed ho tracannato
e mi è rimasto solo
l’amaro sulla lingua.
Ho parlato, spiegato
ho litigato ed ho lottato
ed ora conto i lividi sul cuore.
Ho camminato, corso
ho navigato ed ho volato
e sono ancora qui, a due passi dalla vita.

Come può il buio uscir dalla tana
se non possiede la sfrontatezza del sole?
Come si può medicare una ferita
versandoci sopra gocce di veleno?
Come può un cuore continuare battere
quand’è stretto
nella morsa d’una mano unghiuta?
E come può la carne tradire la sua carne
senza marcire dentro?

Parlami di me,
ho smarrito i miei pensieri
e quelli nuovi, non li riconosco.
Donami una forma,
disegnami sulla sabbia
così che possa specchiarmi
un’altra volta,
prima che il vento mi porti via di nuovo
l’identità.
So di non aver paura
e se tremo, è perché ho scordato
come si fa a ripararsi dal freddo
o forse,
perché non ho mai voluto
imparare a farlo.
Non mi interessa somigliare,
se devo chiedere
chiedo solamente di essere.
Identità rubata testo di castagno1
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