Calabria, donna meravigliosa.

Mi chiamo Calabria, sono una terra di sole, mare e vento. Sono la punta dello stivale italiano, un ponte tra l’Occidente e l’Oriente, un crocevia di culture e storie millenarie.

La mia testa è fatta di una città che per quanto antica guarda comunque al futuro, Cosenza, la quale muove tutto dando il meglio del sud e se volessi ricordare le mie origini vado a ritroso alla antica e meravigliosa Sibari. I miei fianchi sono fatti di coste rocciose che si tuffano in un mare di un blu profondo, di spiagge bianche che accarezzano le onde e di montagne che si ergono maestose a guardia della mia anima verde. Sono Tropea, la perla del Tirreno, con i miei faraglioni che sfidano il tempo. Sono Soverato e punta Stilo le meraviglie dello Ionio. Nel mio petto, la Sila e l' Aspromonte, batte il mio cuore selvaggio, dove i lupi ancora danzano sotto cieli stellati. I miei piedi sono Reggio Calabria città ricca di fascino con il chilometro più bello d'Italia. 

La mia voce è un coro di accenti, un dialetto caldo che canta storie di briganti e poeti che con il sapore piccante della 'nduja, il dolce profumo delle cipolle di Tropea, e il sapore robusto del vino, rimbomba forte e gentile.

Ho visto imperi sorgere e cadere, ho accolto greci, romani, bizantini, normanni e arabi. Ognuno ha lasciato un pezzo di sé, intrecciando la mia identità in un ricamo di arte e architettura. Le mie chiese, i miei castelli, i miei antichi borghi sono pagine di un libro aperto, che raccontano la mia storia a chi sa ascoltare.

Sono Calabria, una donna orgogliosa dei miei figli, che anche lontani non dimenticano mai le loro radici. Sono le mani callose dei miei contadini, la saggezza dei miei anziani, e i sogni dei miei giovani, che guardano al futuro senza paura.

Sono Calabria, terra di contrasti e passioni, di bellezze nascoste e tesori da scoprire. Sono un viaggio che inizia con un passo sulla mia sabbia e non finisce mai, perché chi mi conosce davvero, mi porta nel cuore per sempre.