Contenuti per adulti
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Camminare,
oggi, è trascinarsi nel fango delle apparenze —
passo dopo passo,
sulle crepe dell’anima.
Ogni angolo è un teatro spento,
dove il sipario è la pelle
e i sorrisi
sono solo luci finte,
appese a volti vuoti.
Coppie si tengono per mano
mentre il cuore
si dà ad altri bicchieri,
ad altri letti,
dietro banconi che odorano
di caffè e menzogne.
C’è chi giura amore
e poi si scioglie al primo sguardo,
appena l’altra spalle gira —
come neve su vetro,
come un bacio acceso
e spento in fretta.
La fiducia?
Un regalo gettato
in mezzo a luci stroboscopiche,
tra drink, sorrisi e corpi
che non sanno più
cosa vuol dire limite.
Viviamo
nella sfilata delle maschere,
un carnevale senza fine
dove la verità è un vestito
fuori moda,
e la coscienza
una ballerina stanca
che dorme nel retro
di un locale troppo illuminato.
Ipocrisie ben stirate,
relazioni a saldo,
promesse messe a rate.
La morale cammina cieca,
con bastoni d’oro
e pupille spente.
E chi ancora vede,
chi ancora sente,
è un pazzo tra i sordi,
uno che urla alla luna
mentre tutti ballano
sulla sua voce.