Quando e come

Il mio leggere non è mai stato frutto di un intima esigenza, di un voler volare alto, o di un voler sapere.
Il mio viaggiare mai dettato da una sete di conoscere persone, luoghi, usi e costumi diversi.
Non me ne è mai importato niente. Solo per lavoro. Solo per soldi.
Traversie di vita poi ti portano ad aver la necessità di sapere, documentarti, confrontarti. Ed è per questo basso ed egoistico motivo che inizi a fare quelle cose che prima fermamente e fieramente ti negavi.
Da prima le fai. Le fai ma non le assimili, non le fai tue. Come da una finestra vedi quel fantoccio dai tratti a te riconducibili che come inebetito si muove.
Sorridi per non piangere.
Non c è un odore, un sapore o forma a te familiare che ti dia conforto.
Qualcosa poi cambia...
Quando e come non si sa...
In quanto e come non si sa...
Alla finestra non c è più nessuno a sorridere per non piangere. Ora corre in strada.
Non lo sapevo, non me ne accorgevo.Uscivo dal ghetto.
Andavo alla vita.