Due colpi in mezzo al petto

scritto da Spectrum Vates
Scritto 4 mesi fa • Pubblicato 4 mesi fa • Revisionato 4 mesi fa
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Testo: Due colpi in mezzo al petto
di Spectrum Vates

Ricordi in mezzo al buio
s'inerpicano fragili tra
cortine di fumo.
Li vedo camminare
con le gambe tutte rotte,
paura di cadere e di morire
in piena notte.
Su tutti c'è il tuo volto,
a volte un po' più roseo
ed altre un po' più smunto
come le foglie in autunno.
Vera dentro al male,
bellezza sinoviale,
lubrificavi il cuore mio
testardo e bipolare.
Pillole sul cassettone
in bagno stanno ferme,
il tuo nome in stampatello
sopra le etichette.
Leggo ad ogni sillaba
la tua voce sbiadita
che chiedeva di passartele
e di farla finita.
Ma come mai potevo solamente
immaginare un mondo
di petali pari che non sa più amare.
Ormai li stacco ad uno ad uno
sperando che un giorno la tua
foto in miniatura esca dal portafoglio.
Specchio mio riflesso
qual'è il giusto compromesso?
Vivere di bei ricordi o
andare avanti spento?
Non so cosa scegliere,
temprato dalla cenere,
una fenice che non può
rinascere può crescere?
Le ali ormai tarpate,
tagliate con un laser,
dieci coltellate
scagliate in queste fiabe.
Che poi qualcuno può
spiegarmi qual'è la morale
di una rosa senza spine
che appassisce in un locale.
La vita la consuma
e lei zitta profuma,
continua a donar gioia
fino a quando poi insicura
muore senza alternativa.
Che stronza che è la vita,
tutto quello che gli dai
lo stringe tra le dita,
aspetta solo l'attimo
più giusto per ferirti
e rompere il tuo gambo
senza luce in piena eclissi.
Volavamo insieme dentro cieli trasparenti,
densi di parole al vento ciniche e
suadenti.
Persi nell'idea futura di un futuro
nostro.
Figli che correvano in un pensiero distrorto.
Una casa al mare, anche un trilocale
di quelli che ti svegliano due raggi come lame.
Invece adesso quelle lame ce l'ho tra le coste,
tagliano la carne fresca senza rinnegare.
Una canna liscia sul logo Lacoste.
Ecco amore mio, non posso più esitare.
Premere il grilletto, bagnato con il sale.
Sudo freddo mentre provo ancora a respirare.
Sto arrivando baby smetti di aspettare.
Due colpi in mezzo al petto per poterti riabbracciare.

Scorre tutto il male.
Libero dai mille nodi in gola e le catene.
Vedo la tua sagoma sfocata e un po' soave
galleggia sopra fiumi rossi colmi di macerie.
Bossoli fumanti mi guardano
incompresi,
sapessero perché l'ho fatto anziché giudicare.
Perché questi secondi che rimangono li ho spesi
immaginando prati immensi dove riposare insieme.
E adesso amore mio non è rimasto tanto
da specchiare nell'oblio.
La vista mi si offusca, lo sguardo cede lento,
sento in bocca un misto di ferraglia e di cemento.
Tremo steso al freddo sotto al lavandino,
chiudo gli occhi piano mentre il capo fa un inchino.
Sto venendo finalmente a ritrovarti amore,
t'avevo perso in vita, non dentro al mio cuore.

Due colpi in mezzo al petto testo di Spectrum Vates
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