Un amore stranamente meraviglioso (capitolo 7)

scritto da Ikigai._98
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Testo: Un amore stranamente meraviglioso (capitolo 7)
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Un amore stranamente meraviglioso

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Capitolo 7

La signora della reception diede due chiavi alle ragazze. Esmeralda ed Adeline condivisero la camera. Entrarono e si ritrovarono una camera molto più bella rispetto a quella che videro in foto nel sito dell’albergo. I due letti a castello avevano le lenzuola color azzurro e bianco che richiamavano il mare. Inoltre profumavano di limone e lavanda. Il legno di cui erano fatti era un legno scuro in rovere, in contrasto con la scrivania in legno bianco. Il bagno era molto spazioso con un bel mobile in legno chiaro e una doccia con gli inserti floreali sulle mattonelle. Le ragazze erano entusiaste della camera ed iniziarono a disfare i bagagli.

Gabriele prese la chiave della camera e salì le scale fino al terzo piano. Entrò nella suite che aveva prenotato. La suite erano enorme. Aveva la zona soggiorno con un divanetto, un tavolino porta giornali, un mobile e la TV. Mentre nella zona notte, il letto matrimoniale ne faceva da padrone alla stanza. Aveva le lenzuola color nero velluto morbido che contrastava con le tende bianche delle finestre. Il bagno aveva due lavandini e una vasca enorme con l’idromassaggio. Guardando i due lavandini, a Gabriele cominciò a tornare la nostalgia amorosa che lo aveva perseguitato durante tutto il viaggio in auto. Si disse tra sé e sé: “dai Gabriele goditi la vacanza e non pensarci. Almeno per un po’…”. Tolse tutto dalla valigia e poi decise di andare a passeggiare al lungomare di Caorle. Il paesaggio così suggestivo fece fermare Gabriele in uno scoglio che si mise ad ascoltare le onde del mare, cercando di svuotare la mente da tutti i pensieri.

Finito di disfare le valige, le ragazze cominciarono a mettersi il costume per andare a fare il primo bagno delle vacanze. A una certa ora, le ragazze si ritrovarono tutte e quattro in receptionist e poi si diressero al mare. Andarono dal bagnino per farsi dare i loro ombrelloni e sdrai assegnati dall’albergo e cominciarono a godersi il mare. Angelina e Caterina andarono a tuffarsi in acqua, Adeline si mise a leggere sdraiata sullo sdraio ed Esmeralda cominciò a ripensare al sogno che aveva fatto la scorsa notte. Adeline vedeva che la sua amica era come in ipnosi e così decise di farla distogliere dai suoi pensieri chiedendole di fare il bagno. Esmeralda accettò e insieme raggiunsero le altre. A un certo punto, ad Esmeralda parve di vedere il ragazzo del suo sogno. Dall’acqua uscì come nei film questo bel ragazzo dai capelli castani e un tatuaggio su tutto il braccio sinistro. Guardandolo, non le sembrava vero. Era il ragazzo del suo sogno. Voleva andare lì da lui, ma le sue amiche cominciarono a chiamarla. Lei si girò per rispondere alle sue amiche. Poi riportò lo sguardo verso il ragazzo, ma di lui nemmeno l’ombra. Era come se si fosse dissolto nel vuoto. Ci rimasero un po’ male, ma le sue amiche la richiamarono per giocare a beach volley. Così tornò con la mente alla realtà. “Cosa sto pensando ed immaginando? Non può esistere un ragazzo così. È tutto frutto della mia immaginazione” disse a se stessa Esmeralda. Poi raggiunse le sue amiche e cominciarono a giocare.

Dopo il pomeriggio al mare, le ragazze tornarono alle loro camere per lavarsi e prepararsi per la cena. Cenarono nel ristorante dell’albergo. Fecero una buona cena a base di pesce cotto e crudo. Finito la cena, decisero di fare un giro per le vie di Jesolo, affollate di giovani che volevano divertirsi bevendo e ballando. Fecero un bel po’ di strade, e a un certo punto videro l’ora e si accorsero che avevano camminato per un’ora verso la parte opposta del loro albergo. Così decisero di tornare indietro, anche se già sapevano che sarebbero arrivati sul tardino.

A un certo punto, Gabriele tornò dai suoi pensieri e ricominciò a camminare fino a ritornare al suo albergo. Si preparò per andare a cena in un locale di pesce molto costoso dove aveva prenotato per potersi gustare un ottima aragosta specialità del locale. Finita la cena, pagò e decise di andare a fare una passeggiata per il centro di Caorle. Per le vie del centro, si respirava vitalità dato che c’era molta gente per via dei mercatini dell’artigianato. C’erano bancarelle di ogni tipo. Dai prodotti naturali e biologici alle caramelle zuccherate per i bambini e adulti golosi. All’improvviso, Gabriele arrivò in una bancarella di gioielli fatti a mano con il ferro, e lì vide una ragazza dai capelli morbidi e setosi come una nuvola. Era la ragazza del suo sogno. Cominciò a tendere il braccio verso i suoi capelli, come per accarezzarli ma poi si ripigliò e si disse: “Ma che diavolo stai facendo. Non può essere lei. Era solo un sogno”. E cominciò ad incamminarsi verso un’altra bancarella per non cadere più nella tentazione di accarezzare quei capelli. Nel mentre, se ne andò, la ragazza dai capelli setosi si girò. Aveva questa bellissima sensazione che qualcuno le accarezzasse i capelli, ma non vide nessuno. Pensò che fosse una sua immaginazione e tornò alle sue cose. Gabriele, dopo aver visto il mercatino decise di tornare in albergo e farsi una bella dormita. D’altronde, non aveva più l’età per fare le ore piccole.
 

Un amore stranamente meraviglioso (capitolo 7) testo di Ikigai._98
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