Lettera ad un padre.

scritto da Aliena umana.
Scritto 2 anni fa • Pubblicato 2 anni fa • Revisionato 2 anni fa
0 0 0

Autore del testo

Immagine di Aliena umana.
Autore del testo Aliena umana.
Immagine di Aliena umana.
Devo ancora mandarla, lo farò giuro.
- Nota dell'autore Aliena umana.

Testo: Lettera ad un padre.
di Aliena umana.

Ciao papà,

Non saprei esattamente da dove iniziare, non sono qui per rinfacciare o litigare, sono qui per dirti che sono cresciuta, sto crescendo e non smetto d'imparare.

Ho così tante consapevolezze che a volte mi faccio paura da sola, sai non è stato facile arrivare dove sono adesso e ti parlo a livello evolutivo e d'animo, ho dovuto passare attraverso la rabbia ed il dolore, ho dovuto sbattere la testa e romperla più volte prima di prendere la vita con saggezza e senza limiti mentali.

Sto lavorando tanto su me stessa, ho proprio bisogno di essere migliore e di fare pace con la bambina che è in me per far uscire fuori la donna che è in me.

Cosa posso dirti.. in tutti questi anni mi sono resa conto di aver dato da mangiare al demone che ho dentro, l'ho sempre alimentato con l'orgoglio e la rabbia, è stato lui a cibarsi di me e a prendere il controllo la maggior parte delle volte e non solo con te, con il mondo.

Ero arrabbiata perché pensavo 'perché a me?', ho sempre vissuto identificandomi con il mio passato e le mie mancanze e mi lasciavo condizionare da esse.

Ho un vuoto dentro che non riesco proprio a colmare, ho affidato questo vuoto ad un ragazzo che ha saputo solo ingrandirlo di più fino a farmi davvero male e capire cosa sono le relazioni tossiche, un po' come quella di te e mamma.

Solo allora ho capito tutto, quel vuoto che ho e sulla quale sto lavorando è l'affetto e la comprensione che mi sono mancati, infondo non volevo la luna.

Ho capito che ognuno di noi è stato cresciuto in maniera diversa e ci portiamo dietro le conseguenze dei nostri genitori.

Non è colpa mia, non è colpa di mamma, non è colpa tu.

È solo che a volte i tempi di accettazione ed evoluzione sono diversi, ero arrabbiata, mi facevi la guerra pur avendoti allontanato perché mi sembrava la cosa più giusta da fare per il bene di entrambi, visto che sapevamo guardare e notare solo il negativo.

Ma tu meriti di sapere, sapere chi sono ora e cosa mi sono sempre portata dietro, voglio condividere questo mio colore con te, poterlo lasciare andare e farne qualcosa di buono, non voglio vivere nel rimpianto un giorno, quando uno dei due non ci sarà più di essere stata in silenzio quando invece avevo voglia di parlare.

Magari non andremo d'amore e d'accordo mai, ma almeno avremo la consapevolezza di aver posato l'ascia da guerra e di vivere in pace, infondo ognuno di noi ha la sua vita, ma almeno ho la certezza che quel vuoto che a volte mi fa sentire così sola, sono riuscita a condividerlo con te.

Ciao papà.

Lettera ad un padre. testo di Aliena umana.
10