Luna Bugiarda

Col naso all'insu'
pregando la luna bugiarda.

Aveva promesso 
luce eterna
ma di già 
a nascondersi
in quella coltre di nubi.
Il mare è nero
confuso all'orizzonte
da fumo bruno
un immobile tutt'uno.
Astri nascosti
da ovatta color pece
rimandano al mondo
gli occhi vuoti.
Dove andare 
sfera spenta
se le acque
non più riflettono
alcuna rotta.
Ed io che sogno
la sua terra vergine
spingendo l'immaginazione 
fino al limite.
Il suo impasto
la sua argilla
mentre affondo
nelle essenze
poi sparire 
nelle suadenti forme.
Di arrivare
presso le rive
del suo odore
le mani umide
a bordo di una nave
come Magellano. 
Sospinta
a pie' di vento
trovare le sue braccia
tese ad arco
esplorare
sotto le stelle
le sue zolle
fatte di pelle.
Se non torni
il cuore languido
sarà sommerso
da fronde d'albero
io troppo lontana
sul parapetto ruvido
più non sentirò 
il suo battito.
Luna 
se vuoi così limpida 
da diventare specchio 
la notte langue
ma sempre attendo
il suo occhio a mandorla 
in te riflesso.

S'infrange un'onda.
Se ne crea subito un'altra.