Ab orbe condito

scritto da Spirito vetusto
Scritto 3 anni fa • Pubblicato 2 anni fa • Revisionato 2 anni fa
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Componimento in onore della mitica fondazione dell' Urbe che civilizzò l'orbe.
- Nota dell'autore Spirito vetusto

Testo: Ab orbe condito
di Spirito vetusto

Ab orbe condito

Ne l'evo Felix de li gai Latini
cinti cum la savia Longa in quel foedo
novi pomeri si poser' divini

Ai pie' dell'Albula narró l'aedo
la nova iliaca cittade sorga
di future stirpi ne sia il credo

La prima mano poi Romolo porga
fier' tracci 'l sacro decuman' de l'Urbe
oltr'il qual niun empio mai si scorga

Eletto Re Numa tra quelle turbe
devot' e pio ringraziò gli Dei
valser' la pace cotal' scelte furbe

Ma poi Tullio Ostilio oltre i propilei
cumdusse que' cittadini Romani
donò la Curia a li sudditi bei

Et Anco Marzio poi ascoltó gl'anziani
ponti et porti eriger'egli 'sì fece
cum fossero nov' operose mani

Coi Tarquini il Sole calerà invece
de l'officio regio ché dissacrato:
che 'l Senato ne faccia or' la vece

Ab orbe condito testo di Spirito vetusto
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