Alla Stazione

scritto da Cacciatore di Sogni
Scritto 2 anni fa • Pubblicato 2 anni fa • Revisionato 2 anni fa
0 0 0

Autore del testo

Immagine di Cacciatore di Sogni
Autore del testo Cacciatore di Sogni

Testo: Alla Stazione
di Cacciatore di Sogni

Mi sono perso nei miei pensieri,

mi hai baciato.

La morsa delle tue labbra mi

ha catapultato in un orbita anomala.

Sono rimasto sospeso tra eccitazione

che da linfa ad un neonato desiderio

e realta’ che prende forma nei lineamenti

sconosciuti di passanti senza nome.

Mi sono perso per un attimo, sembrava

che ci fossimo soltanto io e te,

con la voglia di sentirei nostri umori e l’attrito nervoso

dei nostri corpi.

La  ragione, umiliata,

ha lasciato spazio a pensieri che come

lance fendono colpi alla moralita’ ben pensante.

Per un secondo mi sono lasciato alle spalle

il pudore, bramavo il piacere e ho

avuto  la tentazione di spogliarti,

di averti su quella panchina .

Smarrito nel mio sogno erotico, faccio

fatica a distinguere la reale percezione del vero.

Eravamo soli io e te, nel nostro personalissimo

teatrino davamo spettacolo ai passanti

indesiderati e non paganti, chissà se appagati.

Desiderio e incanto non stanno solo nei tuoi

baci e nel tuo corpo ma ne trovo consistenti

tracce nel tuo cervello, che mi affascina

come la piu’ sensibile e dannata venere

di un caotico inferno Dantesco.

Ti prego stordiscimi ancora con la tua bocca,

voglio ancora la tua lingua,

la voglio primordiale esploratrice di ogni parte piu’ nascosta.

Butta dentro di me la tua saliva,

arriva fino al mio apparato digerente,

fai soffocare i miei polmoni e poi dagli aria

con il movimento isterico delle tue piccole mani,

insegna da un naufrago cuore spaesato a nuotare nel liquido

del tuo essere,  così consistente

come l’immagine piu’ viva e tetra della

notte.

Voglio ancora che mi tocchi, voglio

ancora essere annusato e che tu riesca

a percepire il mio odore, come un animale

impazzito guidato solo da istinto.

Voglio ancora vedere quegli occhi talmente grandi,

dove ci ho posato per una frazione di gloria i miei versi mai nati

per te!.

Puoi dargli vita con la tua attenzione, o bruciali con un

movimento rapido delle tue pupille.

Quante sere di te mi sto perdendo, ormai siamo

in un cerchio all'apparenza smarriti ma quando

esso si chiudera,’ avremo fine, in un tremendo

attimo di passione, dove i momenti passati e futuri

faranno da comparsa e il protagonista principale

sara’ il bellissimo e degenerante ricordo dell' attimo vissuto insieme.

Il fischio del treno mi ha riportato in un freddo e piovoso mercoledi’.

Non importa quanti altri versi ti dedicheranno io ho avuto 

la presunzione e l'ambizione di regalarti queste parole e inevitabilmente

ho imprigionato un immagine riflessa di te in queste righe.

Rimbomba ancora nella mia testa il fischio del treno e riporta me

 su questo foglio e te lettrice attenta del mio vaneggio.

Alla Stazione testo di Cacciatore di Sogni
9

Suggeriti da Cacciatore di Sogni


Alcuni articoli dal suo scaffale
Vai allo scaffale di Cacciatore di Sogni