Ammazzatemi. Una chiodata in mezzo alla fronte, per favore. Sensi di colpa, sentirmi una merda, starci male...niente di tutto questo. Sentirmi vuota, piuttosto, sentirmi niente dentro, solo una sorta di bizzarro orgoglio per l'oscenità commessa che nessuno verrà mai a sapere, come ai vecchi tempi nei quali ancora mi dividevo tra l'essere ciò che gli altri volevano (la figlia perfetta, la studentessa perfetta, la fidanzata perfetta) e l'essere me stessa con tutto ciò che di gloriosamente sbagliato questo portava con sé. Ma ora sto cercando di diventare grande, ora ho imboccato la strada dell'essere me stessa sempre, non devo più nascondere dietro la mia faccetta pulita i vermi che ho dentro, posso permettermi finalmente di essere marcia quando e quanto mi pare e mi prendo il lusso di non doverlo dimostrare a nessuno. Ma...vorrei tornare ad essere quella di un tempo, la Cecilia semplice e tranquilla sulla quale ho sempre contato, la Cecilia sensibile al punto che stava male se una nuvoletta passeggera oscurava il sole per un momento. Invece sto diventando una donna volubile e capricciosa, a volte cattiva,credevo di sapere ciò che volevo ma quante vite grigie vedo intorno a me: amici più giovani di me che sanno che qui sono nati e qui moriranno, con la vita già squadernata davanti: il matrimonio, i figli, il mutuo da pagare...e a seguire i problemi con i figli, i problemi nel matrimonio, le corna e le controcorna e svegliarsi una domenica mattina chiedendosi chi sono ,chi è questo/a che dorme vicino a me, chi sono questi piccoli mostriciattoli che urlano chiedendo la colazione, la palla, la passeggiata al parco...chi è questa gente seduta alla scrivania di fianco alla mia che dice di conoscermi da anni, cosa ci faccio a questa scrivania, che lavoro faccio, che mondo è, che vita è...Forse non sono fatta per essere una regolare, non sono mai stata facile da inquadrare, farò come dice Guccini: scusate, non mi lego a questa schiera, morrò pecora nera.
Ci ho ripensato: non ammazzatemi. Non ficcatemi una palettata di frassino nel cuore, non tagliatemi la testa per poi riempirmi la bocca d'aglio e dare il mio corpo alle fiamme. Piuttosto, cucitemi ai vestiti una bella lettera scarlatta. Una “a” che non significhi adultera ma Autentica.
Pietà l'è morta testo di Cecilia