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Lunga e splendente questa terra sembra non finire mai, con due ali di mare che la proteggono come fosse indifesa, in balia d’un mondo ch’è sempre pronto ad impaurire senza orgoglio. Tre soli colori la distinguono da altre terre belle, ma mai quanto questa, con tutto ciò che gli altri le invidiano. Mai senza preoccupazioni questa terra è vissuta, e superate le difficoltà s’è riassestata come se niente fosse accaduto, con tanta tenacia la bellezza sempre l’ha recuperata tanto d’essere dallo straniero contemplata.
Centocinquant’anni sono passati da quell’infernale marzo che diede la vita ad una nazione con molte insicurezza ma sempre salda, per la cui eternità hanno dato la vita pensando a un futuro mai chiaro e sempre più incerto. Ma l’incerto sempre ha fallito, come chi ha cercato di disgregarla senza mai riuscire nell’infame intento di distruggere una nazione e una popolazione che sempre hanno superato l’ignoto diffidando dai falsi intrighi di chi cerca potere cercando la sottomissione d’una nazione integra e compatta. Integra e compatta questa terra sempre lo è stata, anche in momenti terribili in cui i nemici erano sul nostro territorio e la nostra popolazione li ha tenacemente combattuti, versando sangue, ma usando la loro dignità che gridava alla libertà. E poi le guerre, che ci hanno messo in ginocchio e da cui ci siamo rialzati con onore e fedeltà in noi stessi e nella nostra bandiera, che sempre ci ha guidato e sempre ci guiderà verso il trionfo della giustizia e della verità. Senza dimenticare altri vent’anni fatti da decisioni che tutti illusero e che, alla fine, nessuno ricompensò, a cui seguì un’epoca di transizione di cambiamento e di unità, data dal sangue di chi in un ideale di libertà ha sempre creduto. In molti in questa terra sono passati e la nostra storia hanno ammirato, dal Sommo Poeta al Poeta Vate, passando per gli illustrissimi della nostra cultura e le loro gesta, uniche e inimitabili.
Ma ancora c’è chi la separazione vuole, senza pensare alla ricorrenza che troviamo quest’anno e che tutti venerano: dalla musica allo sport tutti festeggiano questo gran compleanno, in cui tutti gli italiani si ritrovano, dopo 150 anni, ancora sotto la stessa bandiera: non l’avranno vinta, ancora una volta la voglia di restare uniti vincerà. Ma da tutto il mondo c’è chi ci invidia e chi ci schernisce per ciò che viene fatto da molti e da pochi viene corretto: forse qualcuno che prenda decisioni seriamente serve per tirare su di morale una terra smarrita e una popolazione confusa da chi sta in alto e senza vergogna agisce. Ma l’unione,come dicono molti, fa la forza e pure questo momento sarà superato se tutti resteremo uniti. Uniti come i nostri padri e i loro padri prima di loro sono stati e per noi lo stesso destino volevano, per un futuro di libertà che ci accomuna. E che sempre tutti noi nati in questa terrà accomunerà, sotto i nostri tre colori.
Intanto nelle nostre case calde restiamo per contemplare ciò che ci è stato donato per la nostra salvezza, da Colui che nel nostro paese ha la sua Ambasciata, e che dall’alto del suo regno sulla giusta via ci guiderà, senza ripensamenti ed esitazioni, dandoci la forza per prendere le giuste decisioni e verso il giusto sempre andare.
E per sempre la nostra lunga a intramontabile terra, circondata da due scudi di mare e dalla più belle catene montuose, bellissima e irripetibile rimarrà e, sotto i colori della passione e della purezza continuerà a dominare ciò che di bello in questo mondo esiste.