Agenda di una monotonia

scritto da Jodesi
Scritto 3 mesi fa • Pubblicato 18 giorni fa • Revisionato 18 giorni fa
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Autore del testo Jodesi

Testo: Agenda di una monotonia
di Jodesi

Ore 7 la sveglia urla nel silenzio,

Ore 8 mi infilo un vestito troppo stretto,

così, se il giorno diventa un prigioniero,

almeno ho un nodo a cui aggrapparmi.

Ore 9 il caffè sa di addio sussurrato,

il traffico canta un requiem stonato,

mentre l’anima si ribella,

contando ore come briciole di pane.

Ore 12 un morso al nulla,

la noia si spalma come ombra lenta,

e la testa si perde, lontana,

dove il tempo si dissolve senza orologio.

Ore 17 il vestito diventa armatura,

questa prigione è un’amica crudele,

mentre inseguo orme invisibili

e l’abitudine mi supera senza un cenno.

Ore 18 il tramonto si strappa tra le finestre,

il traffico si riversa in un fiume stanco,

i pensieri vagano senza guida

e si spezzano nei riflessi opachi.

Ore 20 il divano è un porto dimenticato,

il vestito finalmente cede,

le idee scivolano leggere,

bolle di sapone pronte a scoppiare in silenzio.

Ore 22 i sogni sussurrano, timidi,

ma la sveglia, quel traditore,

già trama il suo assalto crudele,

mentre cerco un’altra fuga tra le lenzuola.

Ore 23 spengo la luce,

il vestito ancora stretto come un giuramento,

domani lo indosserò di nuovo —

perché anche l’agonia chiede un abito su misura.

Agenda di una monotonia testo di Jodesi
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