Notte di girasoli

scritto da Emy Sun
Scritto Ieri • Pubblicato Ieri • Revisionato 15 ore fa
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Autore del testo Emy Sun

Testo: Notte di girasoli
di Emy Sun

C’è in questa notte un non so che d’oscuro. Di per sé la notte si sa ch’è buia, ma stanotte è anche umida e le stelle hanno dato forfait. Mi mancano. La luna s’incunea tra strali di nubi e tenta di sbirciare, ma non vede bene. Pioverà, forse domani, forse su far del mattino…ma pioverà.
Sono usciti tutti e sto qui con cane e gatto, l’uno incazzato per la presenza dell’altro, il gatto in passerella che lo provoca con finta non curanza. Ma il fatto è che tutto tace ed il silenzio è insolito, di martedì sera.
I pensieri vagano senza briglie, indisposti dall’improvvisa libertà assoluta. E non so perché penso ai girasoli. Manca luce, dentro e fuori, e credo che un girasole farebbe bene a mente e cuore.
Ricordo che quando mi son sposata ho voluto girasoli ovunque.

Amo i girasoli.

Nascono con foglie robuste, intimanti al cielo, crescono cm e cm ogni giorno, li si vede chiaramente. Ti alzi un mattino e li trovi più grandi del giorno prima, e già seguono, timidamente, il percorso del Sole. Poi s’ingrossa quel fiore, che sì proprio di Sole appare vestito, e quando sboccia, sollevando le palpebre, è tutto luce, luce immensa e così gialla e così corolla, perfetta corolla.

Amo i girasoli.

Non hanno profumo, ma irradiano chiarore; le api impazziscono e pure qualche bombo se ne innamora. Se li tocchi ti spalmano di polvere gialla ed è tutto uno scoppio di speranza. Ecco, la speranza.  Manca un po' a tutti quella.
Ci crescono dicendoci che dobbiamo coltivarla, la speranza.
Non ho mai trovato un seme che attecchisca sempre, un seme che sa d’essere eterno. Perché non esiste e chi coltiva lo sa bene. Anche la speranza va coltivata. Ha bisogno di tutte le cure possibili per bucare il terreno dell’indifferenza, ha bisogno d’acqua a gogo per poter crescere…e talvolta muore lo stesso. Perché talvolta è una speranza malata e morendo può far spazio a qualcosa di nuovo.

Alla perseveranza che si deve avere nel coltivarla senza mai lasciarsi schiacciare, per esempio.

Così stasera cerco un seme puro, che non può che nascere dal di dentro, da quel sentire ch’è silenzio sottile e s’intreccia ai flebili raggi di Luna, ai canti sparsi dei grilli, all’assenza di voci familiari, alla presenza di sé, che finalmente fa capolino, come un piccolo fiore di girasole, in un timido mattino.

E questa, questa sì ch’è una meravigliosa notte oscura, distesa tra campi di girasoli addormentati.

Notte di girasoli testo di Emy Sun
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