L'autore Semperinfelix non ha reso visibili altri dati personali.
Dice di sé: Sono figlia di quella regione d'Italia che il sole ha scelto per propria dimora, l'isola del Fuoco. Vivo tra i monti, dove per il corso pascolano ancora pecore e vacche e dove si vedono le cose più strane. Tradizionalista, religiosa, fredda, crudele (mi fa ridere la gente che cade), spericolata, violenta quando serve, ma sempre vendicativa, e no, non perdono mai. Però non vogliatemi male, sono anche simpatica, disponibile e dispettosa.
Hobby e passioni:
Innamorata di Ettore fin da quando, bambinetta, mia madre per farmi mangiare soleva raccontarmi l'Illiade e l'Odissea, ho avuto poi brevi infatuazioni per uomini dalle belle statue come Vercingetorige e Caracalla, ma anche Federico II o Ragnar. Concludo con Alberto Angela, Luigi di Maio, San Giorgio, il cavalier Baiardo e... Gino Cervi, sperando che Totò non s'offenda.
Dante è, e sempre sarà, mia guida e mio maestro.
Ciò che conta per me di più e l'onore, tutto il resto viene dopo.
Esperienze letterarie: Cominciai la mia esperienza di scrittura forse all'età di quattordici anni, ma si trattava allora di prosa. Ora di anni ne ho 19 e le prime poesie, quelle vere, rigorosamente in metro e rima, risalgono solamente a pochi mesi fa. Senz'altro proseguo, come mi è stato fatto notare, l'esperienza della Scuola Poetica Siciliana, del Dolce Stilnovo e soprattutto della poesia epica cavalleresca del Rinascimento, sulla scia del compianto Boiardo, modulando il tutto però secondo il mio gusto personale.