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Treviso mia, inquieta e turbata Treviso
Che un tempo fosti bella e raffinata come una regale giovane sposa, guardati come oggi ti hanno ridotta…
Tra cantieri ingombranti e rumorosi, recinti spinosi e alzate di cemento su cemento. Disboscamenti dei giardini, riserve naturali, e prosciugamenti dei canali del tuo Sile, amato e invidiato sposo. Monumenti sostituiti da un arte scadente dalla durata a breve termine, e secolari piccoli ma preziosi negozietti chiusi per sempre.
Oh certo, il progetto è novativo, invitante… più intrattenimento per i turisti. Tutto privatizzato per essere più controllato e contenuto. Più turistico e digitalizzato per velocizzare le entrate e le uscite…
Peccato che poi mancherà la cosa più importante: L’anima di una città nata per essere il cuore e il polmone dei suoi cittadini.
Treviso mia, derubata Treviso dalla sua storia…
Assomigli a quell’antica tradizione orientale, dove le giovani giapponesi di talento e virtù venivano addestrate a divenire delle perfette Geishe.
Bellezze rare si, ma prive di volontà propria e della loro intima libertà.
Treviso mia, triste e malinconica Treviso
Il mio cuore è rimasto sempre accanto a te, persino nel momento più doloroso: quel giorno in cui insieme a tutti i tuoi figli sei stata colpita a tradimento.
Potrò così io contare su di te, e godere ancora di quelle tue rare bellezze di cui un giorno vedendoti mi sono innamorata?