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Cara,
quello che sto per fare adesso ti sembrerà strano. Forse faresti bene a considerarmi un pazzo che non ha nulla da fare, uno che si mette a rincorrere aeroplani in volo; oppure uno che vuole cercare di pescare a mani nude. In ogni caso, so bene quello che faccio e, per favore, non darmi del pazzo.
Con questa lettera come prova potrai analizzare tutti gli aspetti e riconoscere in me qualche disturbo che hai studiato, da brava psicologa. Ma a me non interessa, perché l’unico disturbo che ho è l’ossessione nei confronti delle anime pure, in quanto anima pura.
Ormai il mondo è pieno di persone superficiali, ed io ho dato modo di farti pensare questo anche su di me. Ho sbagliato, lo so. Ho sbagliato a presentarmi a te in quel modo; ho sbagliato a mostrarmi interessato verso cose che ho sempre reputato inutili; a dirla tutta, ho agito con un istinto tipico degli uomini vissuti nel medioevo, ed ho sbagliato.
Ora vorrei poter dare la colpa ad un semplice pregiudizio che ho avuto nei tuoi confronti, ma non è così. La vera colpa è stata del momento che stavo vivendo nella mia vita, in cui mi ero tolto dalla testa quella folle idea che, con i tempi che corrono oggi, l’amore potesse ancora esistere. Mi ero convinto che dovevo seguire la strada più facile di tutte, come fa la maggior parte delle persone, per dimenticare qualcosa o qualcuno; credevo di dover percorrere il sentiero più breve e in discesa per non soffrire più e approfittare di tutte le occasioni che mi si presentavano davanti, solo per appagare gli aspetti carnali della mia esistenza, lasciando la mia anima in disparte. Ora sono consapevole di non essere così forte, o scontato (decidi tu), come gli altri.
A questo punto mi viene solo da ringraziarti, perché mi hai riaperto gli occhi subito. Ti sono bastate tre parole e una faccia tanto triste e delusa quanto arrabbiata e severa, per farmi capire che sono stato coglione a comportarmi così. E seppure non ti conoscessi per niente, con quella faccia e con quel discorso mi hai portato magicamente nella profondità del tuo cuore, dimostrandomi che vali molto di più di un semplice complimento. Tu sei quel tipo di persona che io reputo speciale. Ed è per questo che mi sei entrata in testa da quel preciso momento. Non perché sei bella, questo è un fatto oggettivo. Piuttosto perché hai cuore bello, caratteristica ormai rara, se non unica, delle persone che mi capita di conoscere nella vita. Questo è il motivo per cui ora ti sto scrivendo; forse non sono abbastanza credibile, ma ti assicuro che non avrei mai pensato di farlo per una “sconosciuta”.
Tu hai preso la mia dignità ridotta in uno straccio e me l’hai restituita asciutta tra le mani.
Ora non voglio dilungarmi troppo e non voglio farti pensare che questo sia un modo per impressionarti, perché mi reputo un libero pensatore e sarei incoerente se non lasciassi agli altri la libertà di pensare ciò che vogliono su di me. Detto ciò, sono convinto che le scuse nella vita abbiano ancora un valore inestimabile, e odio le persone che fuggono appena commettono un errore soltanto per evitare di rimediare e non imparare mai la lezione. Sono abituato ad affrontare tutto e fare di tutto pur di scusarmi, perché sono sempre stato convinto che non bisogna mai lasciare una persona da sola a soffrire, soprattutto se quella non merita di navigare in acque selvagge. Te lo dico perché da subito ho percepito quanto ci fossi rimasta male.
Sei una bella persona e hai un’anima pura, vanne fiera. Non lasciare mai che qualcuno distrugga questa bellezza. Questa è la vera ricchezza, e vorrei poter avere la fortuna di conoscere sempre persone così, anche se con te non ho potuto scavare in fondo per colpa di questo mio momento. Magari per noi, in un futuro, ci sarà un momento migliore. Magari no, ma a modo tuo hai lasciato un piccolo segno dentro di me e non lo dimenticherò mai. Un abbraccio.