Purtroppo.

scritto da Agapito Malteni
Scritto 6 anni fa • Pubblicato 6 anni fa • Revisionato 6 anni fa
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Autore del testo

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Autore del testo Agapito Malteni

Testo: Purtroppo.
di Agapito Malteni

Purtroppo, sei un uomo e non avrai le attenzioni di una donna.

Purtroppo, sei un cesso e hai scelto di mettere la tua foto nel profilo, avrai molti meno commenti.

Purtroppo, sei una donna ma sei un bidone e si vede sempre dalle tue foto che hai deciso di pubblicare nonostante avresti potuto farti un primo piano da cui non si notava bene.

Purtroppo, non sei bisessuale e come diceva Woody Allen, ti sei tolto il 50% delle possibilita'.

Purtroppo, sei vivo e come diceva qualcun'altra, ti tocca vivere.

Purtroppo, scrivi e non fai video e quindi la tua visibilita' e' ridotta a quindici persone.

Purtroppo, venti anni fa' non ho comprato una minivideocamera a Tenerife, nonostante il prezzo favorevole, e quindi mi tocca scrivere.

Purtroppo, continuo a preferire le parole alle immagini soprattutto se sono le mie.

Purtroppo, ho quasi quaranta anni e non mi sembra vero.

Purtroppo, non vivro' a lungo, altri venti anni al massimo, meno di meta' della mia vita.

Purtroppo, non sono ricco.

Purtroppo, sono solo grosso e imponente ma non sono ne' potente ne' famoso; sono o potrei essere solo un bulletto.

Purtroppo, siamo soli.

Purtroppo, siamo stati traditi. Nel peggior modo dei modi.

Purtroppo, non si puo' piu' giocare a pallone con un angolo del tombino come palo e discutere mezz'ora se era fuori o era dentro.

Purtroppo dobbiamo decidere di “Eliminre il caffe' e le sigarette, radersi i capelli, farla finita con qualcuno o qualcosa.”

Purtroppo, non c'e' prova che Philip k. Dick abbia contattato un intelligenza artificiale aliena.

Purtoppo, non c'e' arbitrarieta' per scegliere se parlare o stare zitti.

Purtoppo, non c'e' arbitrarieta' per scegliere se scrivere o non farlo.

Purtoppo, siamo sicuri di troppe poche cose, ci fidiamo dell' Aspirina, dell'aceto, del brandy. Qualcuna si fida del cesso, dell' amore, dei dandy. Del vomito, di picchiare col gomito, di picchiare in faccia col RXXXx. Metterlo sul polso destro,per picchiare, slacciarsi la cintura. Annodarla sul pugno. Sono arrivato solo a credere nell'alcol e nel sangue. Nel farmi male e nel fare male. Nell'aiutare la gente che ne ha davvero bisogno, nello sfondare una porta e nel rimontarla nuova, nel correre in macchina e nel ferire, nell'usare.
Nel prendere. Nel dare.

Purtroppo, sono poche le cose che posso dire:
non tatuarti mai in faccia, non picchiare una donna o un bambino. A meno che non ti aggredisca soprattutto se in branco, non picchiare un cane o un animale. Prega per tua madre, anche se non credi. Abbi cura della tua progenie anche se non diretta. Dagli tutto quello che puoi. Sii rispettoso, cerca di trattare bene gli estranei. Cerca di mantenere il controllo su te stesso anche se quello che vuoi e' tutto tranne te stesso. Anche se l'unica cosa che vuoi e' perdere il controllo. Puoi essere molesto, fastidioso, pericoloso.
Ricordati sempre delle sbarre: abbi paura. Spesso la paura e' l'unica cosa che puo' salvarti. Ricordati che lo stato spesso e' ingiusto ma e' potente. Arriva. Non delinquere. Ti beccano.
La galera e' brutta. Quando vai “A Definitivo” sono caxxi.
Sono anni.
Sii pure pigro. Ricorda che l'inazione e' solo una variabile nel campo dell'azione.
Ma non dormirti addosso, potresti non svegliarti piu'.

Purtroppo?
Purtroppo. testo di Agapito Malteni
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