Ho capito

Ho capito.

Ho capito come sono le cose da un certo punto in poi.
Ho capito ciò che non dicevi o sussurravi con poca voce, mentre mi giravo.
Ho capito la tua ansia nell'attesa di una chiamata che tardava, la solitudine di certi momenti in cui riempivi il tuo tempo d'altro ma col cuore volevi noi un po' di più.
Volevi confidenze e richiesta di consigli come un tempo, quando sapevi di essere indispensabile e ti piaceva tanto. Lo so. Come a me adesso.
Capisco, ora che non sei qui, i tuoi pensieri, le fatiche, le paure che negavi esistessero per non appesantire nessuno e che probabilmente faceva anche comodo ignorare. Non sempre. A volte. Troppo comunque.
Sento le nostre risate, le pagliacciate, le occhiate di intesa, le battute. La cucina piena di profumi.
Ora capisco benissimo certi sorrisi malinconici.
Capisco che abbracciavi poco ma avresti voluto essere abbracciata di più. Come me. Ecco perché se lo facevo stringevi forte. Come me. Lo so.
Adesso lo so.
E avrei dovuto iniziare prima, quando la vita mi travolgeva e non trovavo tempo abbastanza. Non quanto avrei voluto.
E tu sempre avanti. Tu ci sei sempre stata per tutti sapendo bene che ad un certo punto, ed in certi momenti, della vita dei figli si può essere solo più spettatori.
Ti ho stretta tanto poi. Ho riso e parlato tanto con te quando non sempre comprendevi, quando mi sorridevi ed appoggiavi la tua fronte alla mia poi la baciavi e mi chiamavi tesoro. Ma alle mie domande non rispondevi e allora cantavamo ed io avevo il groppo in gola ed avrei voluto tornare indietro avere il tuo parere, il tuo consiglio, il tuo conforto.
Forse invece si che mi comprendevi, mamma, il tuo bacio in fronte era la risposta a tutto Si, io lo so, ho capito.
E mi manchi.