Contenuti per adulti
Questo testo contiene in toto o in parte contenuti per adulti ed è pertanto è riservato a lettori che accettano di leggerli.
Lo staff declina ogni responsabilità nei confronti di coloro che si potrebbero sentire offesi o la cui sensibilità potrebbe essere urtata.
Cara Martina,
ammetto che il pensiero di scriverti, dopo tanti anni, mi lascia inebetito come un rugoso volume di storia. Non so nulla di te adesso: potresti aver cambiato indirizzo, amici, università o lavoro; potresti essere un clone cigolante mosso da leve e ingranaggi, eppure io ti ricordo immutata.
Ho trovato il tuo numero su di una rubrica risparmiata dalla crudeltà del tempo, mentre riordinavo la mia stanza. Purtroppo ho la cattiva abitudine di lasciarmi cullare dai ricordi; e quando vengono a trovarmi di notte, immersi nelle ombre seducenti di milioni di storie, sento di doverli riportare alla luce.
Ho amato la tua risata contagiosa, le tue paturnie pomeridiane e lo schioccare dei tuoi ammonimenti materni sulla mia schiena. T'ho amata coi capelli lunghi, più corti, sciolti o raccolti; t'ho amata col sole e ancor più con la pioggia, quando i vicoli di Teramo somigliavano a grigie pentole sfrigolanti.
Forse non avrò più occasione di rivederti, e queste parole sibileranno invano sulle tue pallide ossa.
Tuttavia, finché sarò vivo, io volerò contemplandoti poco a poco, mollica dopo mollica. E sentirò di non averti perduta per sempre.
Con eterno affetto,
A.F.