Una lettera che non ti ho dato

scritto da OleandroBianco
Scritto 21 giorni fa • Pubblicato 20 giorni fa • Revisionato 20 giorni fa
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Una lettera che un giorno vorrei consegnare a un destinatario speciale. So che ultimamente scrivo solo di amore ma al momento è il mio primo pensiero.
- Nota dell'autore OleandroBianco

Testo: Una lettera che non ti ho dato
di OleandroBianco

Caro X,

Vorrei che tu sapessi che non sei un tramonto visibile di quelli che sanno di essere ammirati, un continuo oggetto di fotografie scattate da mani e occhi superficiali, ma un sentiero raro e sperduto su cui mi sono soffermata, che per qualche ragione ho trovato affascinante, riverberava di una luce che mi ha fatto restare. Poi ne ho compreso il motivo: celavi un tramonto proprio dietro agli angoli delle tue strade, affacciato su fili d'erba leggermente indorati dai suoi ultimi raggi, visibile solo da chi si addentra abbastanza. Non di quelli esibizionisti, il tuo è più un tramonto timido che si avvia verso il crepuscolo, malinconico e con una poesia nascosta. Eppure, per me sei il più bello che abbia mai ammirato.
L'ho visto nei tuoi occhi chiari, nelle tue mani, sui tuoi polsi scoperti, forti e vulnerabili, sul tuo neo all'altezza della guancia, un altro vicino a un occhio e quelli che hai sul collo, nel sorriso mai aperto, nel modo in cui guardi il mondo e tutto ciò che fai per volerlo rendere migliore, nella tua gentilezza.
Sai non ho ancora capito se l'amore renda ebbri o talmente lucidi da guardare le cose da prospettive diverse ma sapevo per istinto che quella strada mi avrebbe portato in un posto bello e non mi sono mai arresa nel percorrerla.
Però voglio ricambiare la bellezza di quella via che a poco a poco mi hai offerto: proteggerla e piantarci i tuoi fiori preferiti come mio regalo e come un patto di mutuo soccorso.
Perché se è vero che mi hai fatto conoscere la bellezza dell'amore nel tuo tramonto e nella tua delicatezza da cui ne deriva, non voglio solo goderne ma diventarne parte attiva, per tenerla viva insieme. E se un giorno decidessi di mostrarmi gli angoli bui e mi offrissi temporali sentiti libero di farlo: non mi sposterò di un centimetro.
Adesso però tocca a me: è arrivato il momento che tu conosca la mia di strada.
Come tu mi hai permesso di percorrere la tua, vorrei che tu facessi lo stesso con la mia.
Mi chiedo se per te sarà un bellissimo sentiero o un triste susseguirsi di alberi spogli. Non so se avrò anch'io un tramonto da offrirti o soltanto una foresta che nasconde lupi sempre in agguato, nè se coglierai la bellezza come io l'ho colta in te: non so neanche se ce l'ho, devo ancora capirlo io per prima. Ma vorrei lo stesso che tu non avessi paura di esplorarmi perché per quanto i miei luoghi siano un mistero anche per me stessa, una cosa è certa: ogni centimetro della mia terra ti ama.
Quando le tue distese d'erba avranno sete permettimi di annaffiarle, sei un pozzo dal quale non voglio solo bere ma riempire con tutto l'amore che ho da darti. Ho soltanto quello, per il resto sono totalmente disarmata, le ho gettate tutte via. Così come ho buttato via bussole e mappe senza paura di correre il rischio di perdermi perché le tue strade ormai le conosco a memoria e so che non succederà.
Voglio che ti fidi di me.
Percorriamoci insieme, mano nella mano, senza riserve e paure.
So che Insieme è un posto bellissimo a prescindere da che luoghi siamo da soli e vorrei che crearlo lo rendessimo possibile.
Concludo questa lettera scrivendoti che per quanto possa l'amore fare paura e che non sia esente dal buio, vorrei che fosse arrivato l'esatto momento in cui tu avrai tra le mani questa mia missiva che altro non è, banalmente, che una dichiarazione d'amore, che magari starai già leggendo, come speranza verso un futuro in cui vedo il mio sentimento per te finalmente concretizzarsi, nella speranza di non parlarti più al condizionale, come sto facendo ora, ma al presente.
Ho già in mente tantissime cose che vorrei fare con te, la più importante è un giro su una ruota panoramica, ma questa è un'altra storia che nasce da un sogno che ho fatto su di noi, poi ti dirò. 
Non con una lettera, anche se te ne ho già scritte tante e continuerei a farlo, ma guardandoti negli occhi.

Un lunghissimo abbraccio.

-G.

Una lettera che non ti ho dato testo di OleandroBianco
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