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Caro O. ,
Scrivere è tutto ciò che mi consola, e che non mi giudica, e non mi fa sentire giudicata. In genere nelle persone trovo solo una di queste tre cose, e poi mi arrabbio perché non trovo le risposte di cui ho bisogno.
Sto distruggendo il mio amore per inseguire un'ideale che vorrei tanto fosse vero ma che per ora non lo sarà. Mi sono distaccata emotivamente al tal punto da non amare e dal non essere amata.
Mi sono sempre sentita qualcosa dentro, il vuoto mai. È la prima volta. E quasi mi faccio paura sola, e mi fa paura cosa ne sará di tutti i legami che ho con le persone, e mi rendo conto di come piano piano io li stia perdendo, e di come la mia vita mi si stia sgretolando dalle mani, e di come io insegua le cose più inutili a discapito di quelle importanti, e mi sento odiata, e comincio a odiare gli altri per non odiare me stessa. Se mi guardo dentro non trovo nulla di buono. Se guardo fuori comincio a vedermi terra bruciata intorno.
Poi penso che ho ancora 20 anni, e che ogni mese mi pare un'eternità, e che sembro cambiare ogni giorno, quasi ogni ora, non mi sento di possedere dei punti cardine, ho tanti frammenti scombinati che cercano di combaciare tra loro, ma invece si piegano.
Tra tutto il marcio che ho avuto, odiare me stessa: il più brutto dei miei peccati; e questi pensieri che mi tormentano...il cancro della mia anima.