Prologo

scritto da moonlight7
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Autore del testo moonlight7

Testo: Prologo
di moonlight7

16/01/1969

Diluviava.
Cercavo di contare tutte le gocce di pioggia che correvano lungo i finestroni del soggiorno. Ogni volta perdevo il conto e, ogni volta, ricominciavo da capo, succube del mio stesso gioco. Era una domenica fredda, pungente, deprimente. Un fulmine illuminò la grande stanza, troppo grande per contenere una sola persona, troppo piccola per ospitare tutte le persone che vivenano in quella casa, dai domestici ai miei genitori. Essere figlia unica aveva dei vantaggi, ma anche numerosi svantaggi. Il primo svantaggio è quello di sentirsi sempre soli, soli al mondo, di sentirsi un peso per le persone che sono accanto, un peso per amici, parenti e conoscenti.
Il tempo nefasto di quel giorno mi rispecchiava a pieno e, a mia insaputa, avrebbe rispecchiato anche quello della mia casa, che di mio non aveva un bel niente. Era come se vivessi in una illa disabitata, spoglia, nuda. I miei genitori erano sempre in viaggio, erano dei ricercatori, ed io, sola più che mai, non avevo hobby, passioni, preferenze, interessi. Mi sentivo spenta, vuota, priva di qualunque emozione, abbandonata da tutto e da tutti. 
Le ore trascorrevano inesorabili, ed io continuavo a guardare, con occhi bui, il panorama che mi circondava. Mai e poi mai, avrei potuto immaginare quello che sarebbe successo di lì a poco e di come ciò abbia cambiato la mia vita. 

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