Lettera a te

scritto da soli-tario
Scritto 10 mesi fa • Pubblicato 9 mesi fa • Revisionato 9 mesi fa
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Testo: Lettera a te
di soli-tario

Ciao x , come stai?

Sono ormai alcune settimane che non ci sentiamo, non so più cosa ti succede, quanti boni hai conosciuto a lavoro, quanti drummini hai scroccato in questo periodo e nemmeno se quel famoso ragno intrufolatosi nel tuo bagno ti abbia divorata o no. Un paio di cose però le so. La prima è che Olly sarebbe fiero di te, non è da tutti obbligare mamma, amici, e anche la signora affacciata al quarto piano con la sigaretta in bocca a votare per lui, la seconda è che in questo periodo tra una pagina di Taddei ed una di Paci mi è capitato a volte di pensarti. Da quando non ci vediamo più il mio fegato ringrazia, il numero di birre e spritz bevuti è decisamente sceso ed ho imparato anche a controllare attentamente le recensioni prima di andare a mangiare fuori. Quello che forse ancora non ho ben imparato è come lasciarmi quei 20 giorni, o meglio, questi quasi 3 anni alle spalle. È stato un periodo strano, in cui il pensiero spesso tornava alle serate gelide in cui dovevamo tornare a casa in motorino e salirci come un acrobata per non far cadere entrambi a terra o alle volte in cui ci guardavamo negli occhi senza in fondo sapere cosa fare e senza mai buttarsi, aspettando forse che l’altro facesse qualcosa per primo. Ho scoperto alcuni lati della tua personalità, del tuo carattere, delle tue debolezze che mai avrei pensato di scoprire, ci siamo aperti e abbiamo parlato, poi abbiamo mangiato e bevuto, poi parlato ancora, un po’ in loop senza mai dirci davvero cosa pensassimo l’uno dell’altro. Vorrei dirti che in quelle poche settimane hai rasserenato le mie giornate, con la tua risata contagiosa ed il sorriso sempre stampato, la voglia di fare e di divertirti, ma anche con le tue lamentele contro tutto e tutti hai portato un raggio di sole nelle mie giornate. Mi dispiace che le cose siano andate così, non so se ci sarebbe servito un po’ più di tempo, o come sarebbero andate le cose se ci fossimo avvicinati prima ed in maniera più decisa, ma credo che ognuno abbia i suoi tempi, le sue insicurezze e le sue paure. Credo che in nessun modo, né a parole, né forse a gesti riuscirei mai a dimostrarti quanto in questi anni, dal primo momento in cui ti ho conosciuta, abbia sognato e desiderato di poter avere una ragazza come te accanto, attratto dalla tua semplicità, dai tuoi modi di fare e di ragionare, dalla tua voglia di vivere, e dal fatto che da te mi sono sempre sentito capito. Questi anni vederti anche solo a lezione, in vacanza o a bere qualcosa tutti insieme è sempre stato bellissimo, quella sensazione di leggerezza soltanto perché c’eri anche tu non te la so spiegare, avere il batticuore quando “casualmente” ci sedevamo vicini. E se non ti ho mai detto niente per tanto tempo è perché ho sempre creduto che una come te fosse fin troppo per me. E magari esagero, ma quel breve periodo in cui ci siamo visti, è forse stato uno dei periodi più belli vissuti da quando sono a Firenze. Tornare a casa dopo averti visto, sdraiarsi stanco sul letto e pensare a quanto fosse bello passare del tempo con te. Abbiamo sempre avuto caratteri e modi di pensare diversi, ma mai prima di te avevo trovato una persona con la quale io avessi così tanta voglia di passare le serate anche solo seduto al freddo, te con il tuo Barbour, io con la mia giacca Levi’s, decisamente non adatta per il gelo fiorentino. Sono stati anni più dolci, perché ignara che mi fossi completamente perso nei tuoi occhioni azzurri, hai reso tutto un po’ più piacevole e anche solo starti vicino e vederti ridere alle mie cazzate, mi ha davvero fatto battere il cuore più veloce ogni volta, perché per me, hai sempre avuto qualcosa di speciale e introvabile in tutti gli altri, e portarti nei miei posti preferiti, a mangiare qualcosa di buono, cantare in macchina le (poche) canzoni che entrambi conoscevamo e vederti felice, era una delle mie soddisfazioni più grandi.  Scusa se quando ti ho invitato da me sono stato impacciato e non abbastanza deciso per dimostrarti cosa effettivamente volessi, mi dispiace che siamo finiti per dormire separati e senza quasi mai avvicinarci, finendo per sentirti non a tuo agio, forse ho avuto solo paura di dirti tutto ciò che pensavo ed avrei voluto con te, so che è un mio limite, ma a volte trovo così difficile parlare dei miei sentimenti profondi alle persone a cui tengo davvero. E tengo così tanto a te che mi rendo conto di essere stato più freddo del solito per il timore di sbagliare, e non rivederti più. Ricordo ancora uno degli ultimi giorni di vacanza, quando scoppiasti a piangere perché tutto stava per finire e chissà cosa ne sarebbe stato del nostro gruppo. Forse è stato proprio in quel momento che mi sono convinto finalmente a parlarti, perché nonostante forse tutto stesse per finire, una come te io non l’avrei mai voluta perdere. Ma forse l’unica cosa davvero importante che volevo dirti dall’inizio è che ci sono giorni in cui sento che mi manchi. E so che forse è stupido ed egoistico scrivere certe cose solo per una frequentazione di così poco tempo, e di così poca sostanza rispetto a quelle che entrambi abbiamo avuto in passato, ma mi manchi semplicemente perché sei tu, perché a star con te anche i momenti belli diventavano più belli, anche le cose apparentemente banali assumevano tutto un altro significato. Mi manca condividere con te le mie giornate, parlare per ore e vederti stupire ed emozionare anche per le cose semplici. Speravo davvero che tra noi potesse andare diversamente già dall’inizio, è vero che siamo sempre stati un po’ distanti e anche un po’ per vergogna l’uno dell’altro siamo partiti con il freno a mano tirato, con mille dubbi, insicurezze, quasi avessimo paura nel lasciarci andare, perdendo probabilmente la cosa che più ci aveva fatto legare in questi anni ovvero la spensieratezza e il divertimento di quando eravamo insieme. Ma nonostante ciò dentro di me ogni giorno cresceva il desiderio di vederti e vivermi ogni momento, perché sapevo che anche solo passare un’ora con te o perdermi per le strade in salita di Perugia avrebbe comunque reso tutta la giornata migliore. E con questa letterina e con la sfacciataggine che un po’ mi contraddistingue ti vorrei chiedere se una birretta con me in santo ti va ancora di prenderla, perché in fondo l’unico modo per dirti quanto io mi senta legato a te e quanto mi piacerebbe rivivere dei momenti assieme è allargare le braccia il più possibile come fanno i bimbi e dire “tanto così”. E ti chiedo scusa, so che queste cose non ti piacciono, e per rispetto delle tue decisioni nemmeno avrei dovuto scriverti nulla, ma avevo bisogno di farlo, mi sono tenuto tutto dentro per troppo tempo, e magari davvero non potremo mai essere più che buoni amici, magari non potremo far altro che continuare ad aprire le nostre società per dividerci i piatti a ristorante, ma le persone con cui stai bene, sei felice anche con poco, e con le quali puoi sentirti davvero te stesso sono rare da trovare, e tu, per me, sei una di quelle. Perché in un mondo in cui si fa a gara ad essere il migliore e cercare di apparire chi effettivamente non si è, in te ho sempre trovato invece una persona sincera, con i tuoi pregi ed i tuoi difetti (che a volte ti fanno davvero saltare i nervi), ma vera. Posso far finta che vederti non mi faccia più alcun effetto, che tu sia stata soltanto una ragazza con cui ho passato giornate piacevoli, ma mentirei, perché mi basta incrociare per sbaglio il tuo sguardo mentre fumi l’ennesima heets ricordando a tutti che Olly è un bono della madonna, che subito mi viene da sorridere ripensando alle risate che ci siamo fatti questi anni insieme, alle prese in giro verso gli altri e alle innumerevoli fette di pane e nutella mangiate in vacanza, perché come dici tu, tanto siamo in vacanza e si può, noncurante del fatto che con te è sempre un po’ festa.

Ti prometto che in qualsiasi modo andrà avrai per sempre un posto nel mio cuore, perché son sicuro che ripensando all’università, tra ricordi di esami e vacanze, di pianti e risate, di sangria e feste rosa, non potrò far a meno di ricordare anche a chi per un po’, soltanto guardandola negli occhi, ha reso davvero tutto il mondo attorno a me a colori.

Per me resterai per sempre la ragazza della casa gialla, accanto alla casa rosa.

Ti voglio bene

 

Lettera a te testo di soli-tario
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