Caro André

scritto da Rose Mery
Scritto 2 mesi fa • Pubblicato 2 mesi fa • Revisionato 2 mesi fa
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Una lettera scritta ad un uomo del 1700, che ha amato profondamente la sua donna, riflettendo sull'evoluzione dell'essere umano. Fra antico e contemporaneo.
- Nota dell'autore Rose Mery

Testo: Caro André
di Rose Mery

Caro André

Ti scrivo da una realtà in cui il tempo scorre rapido, dominata dal progresso, da macchine che sostituiscono l’azione umana in misura sempre maggiore, dove l’abito è più importante della sostanza, ed i rapporti sono spesso guidati dall’interesse, come avveniva nella vostra Versailles.  L’uomo si è impossessato di ogni luogo della Terra. Sai, fa ancora la guerra, ma con armi molto più potenti e distruttive rispetto a quelle che utilizzavate voi. Possiamo comunicare con chiunque, sin dall’altra parte del mondo, eppure non so perché, ci sentiamo soli e tristi…Persi. “Quante contraddizioni in questa breve descrizione”, penserai. Viviamo in un perpetuo ossimoro.  Mi ricordo quando tu e Oscar giocavate da bambini sulle rive del laghetto, e galoppavate in rigogliosi prati verdi. Oggi una simile libertà è rara, e la serenità è una conquista anche per i più giovani.

Mi hanno sempre affascinato la bell’arte dei palazzi francesi e l’armonia dei giardini, i quali rimandano, al contempo, allo sfarzo in cui viveva la nobiltà a discapito del popolo, dove sono nati i valori per i quali proruppe la Rivoluzione. Anche il mio paese vantava intellettuali e artisti di spessore, adesso annega nel caos.

Qualcos’altro è andato storto: solo le donne che abitano la parte più fortunata del mondo, possono scegliere l’uomo con cui condividere il proprio cammino.

? stata proverbiale la tua determinazione mai invadente nell’amare una persona complessa come Oscar, le sei rimasto accanto, granitico e resiliente, nonostante i suoi silenzi e le sue chiusure, affinché non si disgregasse come un soffice filo di cotone. Hai riempito di gentilezza e affetto ogni crepa del suo cuore. Ognuno di noi nasce con una missione: tu le eri destinato. Hai smarginato i suoi confini, affinché potesse essere sé stessa, abbandonando le sue catene, senza temere le emozioni. Hai dimostrato che il vero amore si rivela nelle difficoltà, e alla fine hai abbracciato la sua anima. Quante donne possono dire di aver vissuto qualcosa di così sacro?

Qualche volta riavvolgo il nastro per ricordare il tuo sguardo sincero e protettivo, per ricordare quanto un sentimento possa divenire intenso, e come il viso di una donna  possa illuminarsi con una carezza, per poi affidarsi. Momenti di felicità effimeri quanto eterni, consci della concretezza della morte.  Provo a scrutare qualche indizio nel mio presente così confuso, per non sbagliare. ? pericoloso oggi, come allora, sbagliare.  In questa notte d’estate cocente e priva di stelle, rifletto sui passi incompiuti dell’uomo nella Storia, sui suoi errori spesso irreparabili, e non comprendo come abbia potuto smarrire tra le tempeste degli eventi il significato profondo della parola Amore.

 

Caro André testo di Rose Mery
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