Lettera in una bottiglia

scritto da Pegaso
Scritto 3 mesi fa • Pubblicato 2 mesi fa • Revisionato 2 mesi fa
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Autore del testo Pegaso

Testo: Lettera in una bottiglia
di Pegaso

P. Ti scrivo per dirti che mi dispiace …

Mi dispiace che fra noi sia finita esattamente come volevo non finisse:

poche ore in un pomeriggio che nulla hanno aggiunto e nulla hanno tolto, nemmeno il tempo di un addio, tante parole che sono rimaste sospese nell’aria, come fanno i vigliacchi silenziosamente per non aver il coraggio di dire veramente cosa hanno nel cuore, scivolando verso il nulla.

Forse non sono stato capace di dirtelo, ma volevo te, volevo un futuro per noi, ero pronto a tutto e me lo sentivo forse da sempre, ma non potevo fare promesse perché non dipendeva solo da me, ma da entrambi.

Tu sei cambiata tanto da lasciarmi indietro, per come avevi cercato di dimenticarmi, io ad un certo punto non ti ho più sentita a fianco a me anche quando lo eri fisicamente.

Ti avevo detto che non ti avrei cercata ancora se avessi scelto di scomparire ancora, non era giusto per me sopportare ancora tanto dolore verso chi sceglie di allontanarsi, sapendo con certezza cosa abbandona.

Ho sempre pensato che l’amore non può cedere alla paura e che dura nel tempo chi sceglie di restare.

S. Ho avuto molta paura, sono umana, ho avuto paura di perdermi fra il dolore dei miei pensieri e non riuscire più ad andare avanti nel pensiero che non potessi esser mai mio, non è stato facile resistere ogni giorno alla voglia di tornare indietro ed abbracciarti forte, sono stata male lo sai….

P. Tu non ti sei mai fidata di me, io non ho mai fatto cose a caso nella vita, tanti anni fa ti ho scelta, ti ho voluta tanto e dentro di me ho avuto sempre la certezza che sarebbe venuto il momento per aver la nostra famiglia. Forse questa forza che mi veniva da dentro mi ha impedito di comprendere fino in fondo la tua paura, impegnato a trovare la strada che portasse al nostro sogno.

S. Perché non me l’hai mai detto?

P. Hai mai riletto i nostri messaggi le nostre lettere a distanza di tempo con la voglia di vedere i passi percorsi? Ogni cosa che desideravamo pian piano è avvenuta con tempi forse lunghi, forse inaccettabili per te ed era proprio in questo che consisteva il percorso : un modo per affrontare le difficoltà che ci sarebbero state, ma assieme e ritrovare la fiducia l’uno nell’altra persa nei troppi errori commessi.

S. Non lo so, le cose sono così cambiate tra noi…

P.. Lo so, ma tu hai sempre aspettato qualcosa da me per giustificare il tuo attendere o il tuo agire, perché invece di chiedere delle prove non mi hai detto cosa eri disposta a fare per noi e con quali limiti… sarebbe stato il modo per creare una base comune da cui partire a costruire. Non pensi che avevo anch’ io bisogno di capire quanto ci tenevi a noi,  visto che il tuo agire è andato sempre in direzione ostinata ed opposta a noi.

La differenza tra noi è nella forza interiore che io metto per realizzare i miei sogni mente tu ostinatamente persegui un proposito e con altrettanta ostinazione ti allontani  per sopravvivere e non soffrire quando le cose non sono esattamente come vuoi o ti aspetti.

S. Ma io ci sono stata tanto tempo ed ho aspettato con pazienza..

P. Appunto hai aspettato ed ogni volta che non ne avevi più scappavi, giravi pagina e ricominciavi perché pensavi fosse un sogno troppo grande per te. Vedi che poi non ci sei STATA così tanto, come pensi?!

Io invece ci ho sempre creduto… finchè ho potuto ti ho rincorso anche quando mi urlavi o piangevi contro, quando ti impuntavi per aver delle “prove”.

Dopo tanto dolore avevo bisogno di sentirmi unico e di trovar il modo per tutelare anche chi non ne aveva alcuna colpa di quanto stesse succedendo di bello tra noi e avesse bisogno di presenza.

S. Allora ho sbagliato tutto secondo te?

P. Se sei dove volevi essere, alla fine, no.

Lettera in una bottiglia testo di Pegaso
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